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Fiat Uno (1983)

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Uno, tutto il resto è relativo. Così termina lo spot di lancio della Fiat Uno che conia i neologismi: comodosa, sciccosa, risparmiosa e scattosa, che ben sintetizzano i concetti base della berlin "piccola" a 2 volumi presentata nel 1983 alla stampa internazionale a Cape Canaveral. Nasce col motore della 127 la Uno 45, affiancata dalle 55, 60 e 70: le diciture indicano i CV di potenza dei vari motori; la 70 è disponibile anche in versione Selecta, col cambio automatico. La carrozzeria è offerta a 3 o 5 porte negli allestimenti normale ed S e, sempre nell'83, viene lanciata anche la Uno Diesel.  Dal 1985 arrivano il motore Fire, la Uno Turbo e la Uno Turbo Diesel, mentre la più sciccosa è la 70 SX con gli interni in Alcantara. Il Trofeo Uno Turbo diventa la fucina per scovare nuovi talenti dei rally, da Alex Fiorio a Piero Longhi. Nel 1989 debutta la 2a serie che riprende gli stilemi della Tipo, da cui eredita alcuni motori. La produzione termina nel 1995, da 2 anni c'è...

Fiat Panda 30 (1980)

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Nel 1980 - con la collaborazione del team di Giorgetto Giugiaro - Fiat cura la progettazione di una vettura che sostituisca 126 e 127. Nasce così la Panda, in due versioni: la 30 con l’evoluzione del motore della 126 e la 45 con quello della 127. Utilitaria essenziale e squadrata, è capace in soli 3,38 metri di ospitare 5 persone: compatta fuori ma grande dentro. Paraurti avvolgenti, alta fascia protettiva, ampia superficie vetrata, estremamente funzionale in ogni dettaglio, persino nel divano posteriore che si trasforma in letto, culla o amaca.  Nell’82 s'impreziosisce con la versione Super e nell’83 compare l’inarrestabile 4x4, capace di arrampicarsi ovunque. Dopo 1 milione e mezzo di Panda vendute si rinnova il parco motori, con due unità della famiglia Fire: il mille della Uno e un 769 cm3 - affiancati da un 1,3 diesel. Il successo della 1a serie dura oltre vent’anni, fino alla nascita nel 2003 della 2a e nel 2012 della  3a.

Fiat Dino 2400 Coupè (1972)

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Al Salone di Torino del 1966 debutta la Dino Spider, vettura nata dalla matita di Pininfarina intorno a un sofisticato 2 litri V6  di produzione Ferrari. La Casa di Maranello stringe un accordo con Fiat per la fornitura dei propulsori, che le permette di omologare rapidamente il motore per utilizzarlo in Formula 2.  Il nome - del motore e della vettura - è quello del figlio di Enzo Ferrari, Alfredo detto Dino, che ha collaborato alla progettazione del V6 ma è prematuramente scomparso.  Pochi mesi dopo, al Salone di Ginevra del ’67, arriva la versione Coupé disegnata e prodotta da Bertone: ha il passo più lungo e porta 4 persone. Il successo è notevole, così nel 1969 ancora a Torino esordisce la 2a serie dei due modelli. Il motore cresce a 2,4 litri e compare il retrotreno a ruote indipendenti dell'ammiraglia Fiat 130, più adatto alle maggiori prestazioni delle Dino 2400. Oltre che per le Fiat Dino e la Ferrari Dino 246, il 2,4 verrà in seguito utilizzato per equipaggiare ...

Abarth 595: Sessant'anni della “piccola ma cattiva”

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Svelata a settembre e presentata ufficialmente al pubblico al Salone di Torino del 1963, la Fiat-Abarth 595 conquistò subito pubblico e stampa. Ora disponibili in due modelli e livelli di potenza, Abarth 595 e Abarth 695, offrono prestazioni da brivido, uno scarico ruggente, uno stile irriverente e audace e, naturalmente, divertimento di guida. In occasione dell’anniversario e per tutto il mese di ottobre, sulle Abarth 695 in pronta consegna verrà offerto gratuitamente nel prezzo della vettura, il “pack competizione” del valore di 2.500 euro.   Sessant'anni fa, nel settembre del 1963, Carlo Abarth presentava al mondo la Fiat-Abarth 595. Basata sulla Fiat 500 D, modello che aveva avuto sempre più successo a partire dal 1961, la nuova Fiat-Abarth 595 prese il nome dalla sua cilindrata, che era stata aumentata grazie ad un lavoro sui cilindri e sui pistoni e sui loro materiali completamente nuovi. Si differenziava dalla Fiat 500 D all'esterno per la sua accattivante griglia anteri...

RENAULT FESTEGGIA 30 ANNI DI TWINGO A LOHÉAC

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Oltre 400 espositori proporranno pezzi di ricambio rari, accessori vintage, attrezzi specifici e anche riviste specializzate. Durante questo evento di punta nel mondo delle automobili classiche, i visitatori potranno trovare le parti mancanti, assistere a dimostrazioni in pista o venire a chiacchierare con il team The Originals Renault – the Collection durante il fine settimana. In programma, una mostra dedicata al 30° anniversario di Twingo che riunisce sia i primissimi modelli ma anche alcune show car: Twingo di Sabine Marcelis e altri tre modelli retrofittati: Gangsta Crew, Y2K oltre a una nuova versione inedita del modello Top. Questa mostra sarà circondata dai Twingos dei collezionisti che viaggeranno numerosi. Anche altri modelli spettacolari, come la show car elettrica Mute The Hot Rod, faranno il viaggio. In pista, l'intrattenimento sarà fornito da dimostrazioni di Renault 5 sportive come la R5 Turbo, la R5 Alpine Gruppo II, la R5 LS e persino una 4L Cross si uniranno a que...

E' STATA RAGGIUNTA QUOTA 8 MILIONI DI CLIENTI DACIA DAL 2004

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8 milioni di clienti Dacia, è il numero simbolico che è indice di un incredibile successo. Nel 2023, Dacia ha superato 8 milioni di veicoli venduti. Dacia passa da costruttore nazionale rumeno prima del 2005 a marchio di successo noto in tutta Europa. Dacia è un Brand diverso dagli altri. Dal 2004, ha introdotto un nuovo stile di consumo basato su una visione pragmatica dell’auto: ridefinire costantemente il concetto di essenziale, offrendo il miglior rapporto prezzo/prestazioni. Le vendite sono in costante aumento e il numero dei clienti ormai supera gli 8 milioni. Il costruttore rumeno nasce nel 1968 con il nome di UAP, che sta per Uzina de Autoturisme Pitesti, ossia stabilimento automobilistico di Pitesti. Quest’ultima è una cittadina situata lungo le rive del fiume Arges nel distretto di Arges, dove è tuttora dislocata la sede sociale. L’attuale nome Dacia appare per la prima volta nel 1980, nome ispirato dalla “Dacia”, il nome che gli antichi romani avevano dato alla Romania. Il G...

Fiat Nuova 500 (1957)

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Nel 1957 Fiat presenta la Nuova 500, che ha il compito di sostituire la Topolino. Adeguata alle nuove tecnologie della fortunata 600, con scocca portante e motore posteriore a sbalzo, la 500 è dotata di un compatto 2 cilindri raffreddato ad aria, una novità per Fiat. Il successo non è immediato, forse perché la 600 va a gonfie vele, ma qualche aggiustamento alle dotazioni e al listino aiuta a far decollare le vendite di quella che diventa la superutilitaria per tutti. La 500 offre molte versioni: Normale ed Economica, poi Sport, Trasformabile, Tetto apribile, America ma anche Giardiniera o Commerciale, un minifurgoncino molto versatile. Prosegue inarrestabile il successo, vengono così prodotte nuove versioni via via più evolute: la “D” nel 1960; la “F” nel ’65; la “L” nel ’68 fino all’ultima “R” prodotta dal 1972 al ’75 già in concomitanza con l’erede 126. Un successo che sfiora i 4 milioni di vetture.

Fiat 600 (1956)

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Con la presentazione della 600 al Salone di Ginevra del 1955 inizia l’opera di motorizzazione di massa che la Fiat realizzerà con le sue utilitarie lungo tutti gli anni Cinquanta e Sessanta. La prima 600 berlina ha le 2 porte con apertura controvento, 4 posti e il motore - da 633 cc -  posizionato posteriormente a sbalzo. Il successo supera le aspettative: l’ottimo rapporto qualità-prezzo trasforma la 600 in una best seller e la fabbrica sforna 1000 esemplari al giorno.  Accanto alla berlina c’è la Trasformabile con tetto in tela e la Multipla, con una nuova carrozzeria che posiziona a sbalzo il volante creando così 3 file per ospitare fino a 6 persone: diventa il taxi delle città italiane. Dopo le prime 3 serie nel 1960 arriva la 600D con cilindrata e potenza incrementate (767 cc per 29 CV); poche la modifiche alla carrozzeria: la più sostanziale riguarda le porte, incernierate anteriormente dal 1964.  La vettura resta in produzione fino al 1969 e diventa la prima Fiat a...

Alfa Romeo 8 C Competizione – Nostalgia Abbagliante (2007)

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  Lo spirito della mitica 33 Stradale in termini di estetica è più che evidente nella 8C Competizione, nonostante gli anni che le separano e le loro diverse architetture. La 8C Competizione è una supercar che segue un layout motore anteriore-trazione posteriore, con potenza trasferita attraverso un transaxle montato anteriormente. La presentazione del prototipo 8C Competizione al Salone di Ginevra 2003 non lasciò nessuno indifferente, costringendo sostanzialmente il marchio a portare avanti una produzione limitata del modello disegnato dall'allora capo del Centro Stile Alfa Romeo, Wolfgang Egger. Nello stabilimento Maserati di Modena furono costruiti solo 500 esemplari - come accadrà qualche anno dopo con la 4C - e l'auto è un misto di componenti esotici. Il telaio proveniva dalla Dallara, l'impianto frenante ispirato alla Formula 1 era firmato Brembo, mentre Sparco realizzava gli splendidi sedili in fibra di carbonio rivestiti in pelle. Un altro punto che ha pienamente giu...

Alfa Romeo SZ/RZ (1989)

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La SZ è stata progettata per attirare l'attenzione e non l'ha nascosta. Bassa, con una forma a cuneo e una linea estremamente alta nel profilo che separa le superfici vetrate da quelle metalliche (linea di cintura), la SZ è stata il risultato di un ambizioso programma intitolato ES30 ("Experimental Sportcar 3.0 liter"). La produzione del modello, il primo ad essere realizzato con sistemi CAD/CAM (computer aided design/manufacturing), fu affidata alla carrozzeria Zagato, da cui il nome definitivo SZ (Sprint Zagato). La carrozzeria in composito ospitava il mitico V6 “Busso” che equipaggiava anche la 75 3.0i Quadrifoglio Verde del 1987. Per l'occasione la potenza era di 207 cavalli, che arrivavano alle ruote posteriori tramite un cambio a 5 marce montato anteriormente al retrotreno. La produzione totale di quasi 1. 000 unità includevano anche l'altrettanto speciale e più rara RZ (Roadster Zagato). Le SZ/RZ sono davvero considerate delle supercar, non solo per le ...

Alfa Romeo 33 Stradale - Definire la bellezza (1967)

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La storia della 33 Stradale inizia anche attraverso le corse. La famiglia "33" nasce a metà degli anni '60 con l'obiettivo di dominare le corse. Nel tempo ha acquisito molti membri, la maggior parte dei quali corridori purosangue, mentre una serie di prototipi ha evidenziato l'adattabilità del modello, ma anche la creatività dei progettisti. La 33 Stradale è stata senza dubbio l'esemplare più elegante e di classe della famiglia, con la sua presentazione nell'agosto del 1967 accattivante come nient'altro presentato nel mondo automobilistico fino a quel momento. Il suo design magistrale è la creazione di Franco Scaglione da Firenze, che ha usato tutta la sua conoscenza tecnica e l'audacia estetica. Il risultato è un vero capolavoro di stile, prestazioni aerodinamiche e funzionalità. La 33 Stradale è anche tecnologicamente innovativa, poiché per la prima volta su una vettura stradale le porte si aprivano verso l'alto, consentendo un più agevole ac...