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Alfa Romeo 156 (1997)

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Canale YouTube Passione Auto Italiane  L'Alfa Romeo arriva al Salone di Francoforte del 1997 con l’erede della 155: la nuova 156. La matita di Walter de Silva disegna curve al posto degli spigoli, richiamando stilemi storici della Casa del Biscione come le sottili feritoie accanto allo scudetto simili a quelle della vincente 8C Monza degli anni Trenta. Non mancano soluzioni moderne ed eleganti, come la maniglia delle porte posteriori mimetizzata accanto al vetro.  Ma oltre al design è l'handling a risultare veramente eccezionale: il vero piacere di guida. E la risposta del pubblico è immediata e sorprendente: più di 90.000 vetture vendute nei soli primi 4 mesi. Altrettanto entusiasta è il riscontro della stampa: nel 1998 la 156 si aggiudica il prestigioso titolo di Auto dell'anno, conferito dai giornalisti automobilistici europei. Il successo della vettura viene bissato anche in pista: la classe della 156 ottiene la sua consacrazione nel Campionato Europeo Turismo, dove tri...

Alfa Romeo 155 V6 TI DTM (1993)

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Canale YouTube Passione Auto Italiane  Una belva da corsa nata dal successo nel Campionato Italiano Superturismo 1992 che accende la voglia di andare a rompere le uova nel paniere ai tedeschi. È così che Giorgio Pianta guida l’Alfa Corse a progettare una vettura per battere, in casa loro, gli agguerriti squadroni tedeschi nel DTM (Deutsche Tourenwagen Meisterschaft). Con un potente e leggerissimo V6 2,5 litri che arriva a superare i 420 cavalli e la carrozzeria in fibra di carbonio, la 155 DTM vince all’esordio sul circuito di Zolder. Sotto la pioggia Larini conquista gara 1 e gara 2 e l’Alfa realizza la prima tripletta con Danner e Nannini, dimostrando l’efficienza vincente della trazione integrale. Con un crescendo rossiniano Nicola Larini consegue 12 vittorie su 20 gare, conquistando il Campionato DTM del 1993. Ancora oggi i tedeschi si inchinano davanti all’Alfa 155 DTM che li ha battuti nel loro Campionato Turismo.

Fiat presenterà novità 100% elettriche in vari segmenti per tutto il 2023. In Spagna Fiat chiude il 2022 con la 500 punta di diamante nelle vendite e nell'elettrificazione

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Fiat chiude il 2022 con la 500 punta di diamante nelle vendite e nell'elettrificazione. La Fiat 500 è stata la grande protagonista dell'anno per il marchio italiano. Non solo guida il mercato spagnolo dei veicoli urbani, con una quota del 47%, ma le sue versioni elettriche occupano il secondo posto nella classifica dei modelli a “emissioni zero”. Nel 2022 Fiat ha fatto un salto da gigante nel segmento dei veicoli elettrici, dove occupa già la quarta posizione, con 2.027 immatricolazioni, più del doppio rispetto allo scorso anno. Fiat presenterà novità 100% elettriche in vari segmenti per tutto il 2023. Sinonimo della dolce vita e dello stile di vita italiano, la Fiat 500 aggiunge alla sua filosofia la sostenibilità per tutti, come dimostra l'ampia gamma di versioni ibride ed elettriche. L'erede della mitica “Cinquecento” conquista le città spagnole se guardiamo ai numeri delle immatricolazioni del 2022: con 14.467 unità vendute, guida il segmento delle auto urbane, con ...

Decifrare l'enigma della Lancia Pu+Ra Zero

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Decifrare l'enigma della Lancia Pu+Ra Zero Lancia ha scelto di inaugurare la sua nuova era con un manifesto del design, che, senza essere l'anticipo di un modello, segna a livello stilistico l'impronta che il marchio seguirà. Estremamente futuristico, il Pu +Ra Zero lascia fatalmente dei punti interrogativi, ma una seconda lettura rivela una serie di caratteristiche che accompagneranno i modelli del brand che verranno presentati nei prossimi anni.     Nel mondo automobilistico è abbastanza comune per un marchio ricercare le reazioni del pubblico ai suoi progetti futuri attraverso la creazione di prototipi di veicoli. Lancia circa un mese fa ha unito l'annuncio della presentazione dei tre nuovi modelli che ne sosterranno la rinascita con Pu+Ra Zero, esercizio progettuale pionieristico, che ha definito manifesto del design piuttosto che prototipo, con le motivazioni non solo l'assenza dell'elemento che ci si aspetta necessariamente di vedere in un'auto, le ruo...

The Hidden Backbone: ritorna l’imperdibile appuntamento con “Beyond the Visible”

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“The Hidden Backbone” è il titolo del terzo episodio dell’emozionante docu-serie targata Alfa Romeo “Beyond the Visible”, che svela il “dietro le quinte e oltre” dell’Alfa Romeo F1 Team ORLEN. Il tema del nuovo episodio è tanto fondamentale quanto “invisibile”: la logistica. Dai trasferimenti del team alla movimentazione di materiali e della F1 car, fino ad arrivare alla costruzione dell’intero paddock sui circuiti di tutto il mondo. L’investimento economico destinato alle operazioni di logistica è impressionante. E le modalità di movimentazione sono molteplici: via mare, via aerea e laddove possibile via strada su truck. Concepito per entusiasmare anche chi non è un esperto di Formula 1, il nuovo episodio è ora disponibile sui canali social ed il canale YouTube ufficiali Alfa Romeo: link.   Dopo il successo dei primi due episodi “Before we hit the ground” e “Trust is gained” Ritorna l’atteso appuntamento con “Beyond the Visible”, la docu-serie targata Alfa Romeo che racconta il di...

Alfa Romeo 164 (1987)

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Iscriviti al Canale YouTube Passione Auto Italiane  Uscita dall'atelier di Pininfarina dalla matita di Enrico Fumia l’Alfa Romeo 164 fa il suo esordio al Salone di Francoforte del 1987. Versione più sportiva del progetto “Tipo 4” che lega le quattro ammiraglie di Alfa, Lancia, Fiat e SAAB, la 164 nasce intorno ai motori 2.0i Twin Spark e 2.5 Turbodiesel, caratterizzata da una linea filante molto aerodinamica e da interni curati, con sedili in velluto o pelle, un ampio bagagliaio, climatizzatore automatico e strumentazione all'avanguardia. La gamma dell’ammiraglia di Arese si arricchisce con diversi motori più potenti, dal 3000 V6 al 2 litri Turbo fino al V6 2.0i Turbo con cui si rifà il trucco nel 1991 migliorando anche il comfort e la qualità complessiva. Ancora una nuova gamma nel ’94 con gli allestimenti Super e la Quardifoglio Q4 a trazione integrale. In dieci anni 268.757 164 escono dallo stabilimento di Arese.

Alfa Romeo 75 (1985)

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Iscriviti al Canale YouTube Passione Auto Italiane  Lanciata nel 1985, in occasione del 75° anniversario del marchio, la 75 sarà l’ultima berlina Alfa Romeo a trazione posteriore fino all’avvento della nuova Giulia nel 2015, per questo i fedelissimi del Biscione le hanno sempre attribuito un ruolo particolare. Il profilo a cuneo con il muso abbassato e grintoso viene ben accolto dal pubblico che presto s’innamora delle spettacolari forme della Turbo Evoluzione, a cui si uniscono eccellenti qualità tecniche in pista. Il cuore Alfa si esalta non solo tra i cordoli, in particolare con la vincente versione IMSA che alla fine degli anni ’80 domina due edizioni del Giro d’Italia automobilistico, competizione che unisce le corse su pista al mondo dei rally.

Stellantis completa l’acquisizione di aiMotive per accelerare il percorso verso la guida autonoma

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La tecnologia aiMotive dà un nuovo grande impulso a Stellantis per lo sviluppo a medio termine di STLA AutoDrive, la piattaforma tecnologica dell’azienda per la guida autonoma aiMotive opererà come consociata di Stellantis, continuando a fornire parte della sua attuale gamma di prodotti tecnologici a clienti terzi Il fondatore László Kishonti continuerà a guidare l’azienda come CEO di aiMotive   Stellantis N.V. ha annunciato oggi di aver finalizzato l’acquisizione di aiMotive, azienda leader nello sviluppo di soluzioni avanzate per l’intelligenza artificiale e di software per la guida autonoma.   “L’acquisizione di aiMotive darà slancio all’intero processo per divenire un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile e raggiungere gli obiettivi del nostro piano Dare Forward 2030”, ha dichiarato Yves Bonnefont, Chief Software Officer di Stellantis. “Grazie all’autorevole competenza di aiMotive, potremo potenziare la nostra tecnologia core per la guida autonoma e l’intelligen...

Alfa Romeo Alfetta (1972)

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Iscriviti al Canale YouTube Passione Auto Italiane  L’erede di Giulia e 1750 prende il nome delle vincenti F1 degli anni ’50 soprannominate Alfetta. È una berlina sportiva che rispecchia le linee degli anni ’70 piuttosto squadrate, prive di nervature con la coda alta e un ampio e luminoso abitacolo. Presentata nel 1972 con la caratteristica calandra Alfa con quattro fari tondi viene, due anni dopo, affiancata dall’aerodinamica e affascinante Alfetta GT disegnata da Giugiaro. Sono gli anni della crisi petrolifera ma le Alfa non perdono grinta e vincono ancora per la gioia dell’affezionato pubblico. Le Alfetta GTV V6 2.5 dominano, dal 1982 all’85, il Campionato Europeo Turismo, conquistando anche il Campionato britannico e francese oltre ad essere spesso impiegate anche nei rally e nelle corse in salita. Dopo oltre 475.000 esemplari termina nel ’84 la produzione della berlina, mentre saranno oltre 137mila le GT e GTV prodotte fino al 1985.

Alfa Romeo Alfasud (1971)

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Iscriviti al Canale YouTube Passione Auto Italiane  Agli inizi degli anni ’70 l’Alfa s’avvicina al mercato delle berline medio-piccole con un’innovativa due volumi a trazione anteriore. Prodotta nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, l’Alfasud spicca per le qualità tecniche: dal compatto motore boxer ai potenti quattro freni a disco. Al motore 1,2 si affianca la versione “ti” e la cilindrata cresce a 1,3 fino a 1,5, mentre alla carrozzeria 4 porte si affianca la più sportiva 2 porte. Nel 1976 arriva la versione coupé: l’Alfasud Sprint. Condivide pianale e meccanica delle berline ma ha linee più sportive e affusolate che l’avvicinano all’Alfetta GT, tutte uscite dall’estro di Giugiaro. Le berline vengono prodotte in tre serie fino al 1984, mentre le Sprint fino al 1989. Nel 1976 nasce il trofeo monomarca Alfasud ti mentre nell’87 le monoposto Formula Alfa Boxer sono spinte dai motori di derivazione Alfasud.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Zagato

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È stata svelata l’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato che si ispira alle creazioni del passato del carrozziere, dando vita a una coupé basata su un esemplare di Giulia Quadrifoglio con cambio manuale. Ma con la potenza (540 CV) e l’assetto di una GTAm.  In Zagato sono partiti dal desiderio di un appassionato tedesco di modificare una delle Giulia Quadrifoglio della sua collezione. Una versione con cambio manuale, in particolare, a cui è stato accorciato il passo, come si intuisce dalla sigla SWB che sta per le parole inglesi short wheel base. L’interasse è diventato così più corto di 12 cm, con 14 cm in meno di sbalzo posteriore, per una lunghezza complessiva che è scesa sotto i 440 cm, contro i quasi 465 cm della Giulia Quadrifoglio di partenza. Le carreggiate allargate, invece, sono state prese dalla Giulia GTAm, che è stata il riferimento anche per l’assetto e per la potenza del motore 2.9 V6 biturbo, che da 510 CV è passato a 540 CV.  L’atelier milanese ha sviluppato una carrozze...