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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Sono in arrivo le serie speciali per Fiat Grande Panda



François Leboine, capo del design Fiat, ha parlato delle serie speciali per Fiat Grande Panda, dichiarando che con "un'iconica come la Grande Panda, è facile trovare collaborazioni con altri marchi. Ci saranno sicuramente delle serie speciali. Ora non posso rivelare con chi, ma certamente questo è parte della nostra attività con ogni modello. In passato, per la Panda prima serie, l’edizione Sisley divenne un’icona…

La scelta del brand non deve necessariamente guardare al passato. Se c’è una storia da raccontare, una bella storia, ha senso fare una collaborazione.

Sugli accessori stiamo lavorando in parallelo. Non è mai facile, perché devi trovare quelli giusti. Uno dei workshop che abbiamo fatto con Kartell riguarda proprio gli accessori. Di certo, la personalizzazione fa parte della storia della Fiat e la vogliamo sviluppare in futuro. La macchina stessa è stata disegnata per questo: la plancia, per esempio, è pensata proprio per essere accessoriata. Ci sono tante cose che possiamo fare, ma arriveranno in un secondo momento".


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