Dalle auto leggendarie ai temibili passi di montagna: i nomi dei modelli Alfa Romeo
A differenza di altri marchi che scelgono lettere e numeri, Alfa Romeo ha scelto, da alcuni anni, di dare nomi evocativi ai suoi vari modelli.
Nella sua gamma attuale, Alfa Romeo rende omaggio alla sua lunga storia, in particolare agli anni '60, quando nacquero veri e propri miti della sportività e dell'eleganza automobilistica. Le attuali Junior e Giulia prendono il nome da due modelli ancora molto vivi nella memoria degli appassionati Alfisti.
I SUV ti invitano ad andare oltre, a esplorare terreni incontaminati e a raggiungere la vetta. Questo modo di intendere l'automobile ha portato l'Alfa Romeo a dare ai suoi modelli di questo segmento i nomi dei passi montani più noti delle Dolomiti.
Madrid, 6 marzo 2025 – Quando si lancia un nuovo modello, poche cose sono importanti quanto scegliere un buon nome. E lo è ancora di più per un marchio come Alfa Romeo, che fin dagli anni '50 ha scelto di chiamare buona parte dei suoi modelli con parole anziché con numeri, lettere o combinazioni di entrambi, come ha fatto in alcune fasi della sua storia.
Nella sua gamma di berline, Alfa Romeo ha attinto a un periodo memorabile del suo passato, gli anni '60, per dare i nomi alle due alternative di questa categoria: Junior e Giulia, che seguono le orme di due leggendarie sportive lanciate rispettivamente nel 1966 e nel 1961.
Con il lancio dell'Alfa Romeo Junior è stato rilanciato un nome che vanta una lunga tradizione, lunga più di mezzo secolo, nella storia del marchio. A partire dall'Alfa Romeo GT 1300 Junior, lanciata nel 1966, diversi modelli, versioni e serie speciali hanno portato questo nome. Il suo modello originale, pensato per una clientela giovane, si distingueva per il piacere di guida e le prestazioni di alto livello. I suoi 89 CV di potenza trasformarono questa vettura, dal peso di soli 1.020 kg, in una vera e propria auto sportiva, capace di raggiungere i 170 km/h. Queste caratteristiche erano accompagnate da un telaio curato e messo a punto con cura, un cambio eccellente per gli standard dell'epoca e uno sterzo preciso. Per diversi anni è stato il modello di maggior successo commerciale del marchio e uno status symbol negli anni '60 e '70.
La Nuova Alfa Romeo Junior è la perfetta erede di questo modello, con il quale condivide una forte vocazione dirompente. Questo modello ridefinisce gli standard della sua categoria, sia in termini di estetica che di tecnologia, con la sua gamma di motorizzazioni elettrificate, che offre la possibilità di scegliere tra diverse opzioni ibride o 100% elettriche, tutte con le prestazioni e il carattere sportivo che da sempre caratterizzano il marchio.
L’altra berlina della gamma Alfa Romeo porta il nome del modello da cui derivò la prima “Junior” del “Biscione”. La prima generazione dell'Alfa Romeo Giulia, lanciata nel 1962, è stata uno dei modelli più longevi nella storia del marchio e anche un'auto carismatica che ha lasciato il segno, per prestazioni e design, negli anni '60 e '70, periodo in cui ha moltiplicato la sua presenza nei film italiani di maggior incasso.
Versatile e onnipresente nelle sue diverse versioni di carrozzeria berlina, coupé e decappottabile, aveva un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,34 e i suoi motori erogavano una potenza simile a quella delle grandi auto sportive dell'epoca. Era allo stesso tempo un'auto rappresentativa, un'auto per famiglie, un veicolo della polizia e una temibile rivale nei rally.
La nuova generazione dell'Alfa Romeo Giulia raccoglie il testimone di questa vettura leggendaria. È un omaggio al design italiano, con elementi che hanno definito modelli leggendari del marchio, come i fari 3+3 e il frontale “trilobo”.
Nel 2017, Alfa Romeo ha compiuto un passo verso l'ignoto con il lancio dello Stelvio, il primo SUV della sua storia. Con questa incursione nel segmento più alla moda dell'industria automobilistica mondiale, il marchio italiano si propone di conquistare le nuove generazioni di "Alfisti", amanti dello stile sportivo e delle prestazioni delle berline e delle coupé del marchio, ma con un occhio di riguardo alla versatilità, allo spazio interno e alla robustezza dei SUV.
Per una mossa così audace, il marchio non poteva guardare indietro alla sua storia. Era giunto il momento di guardare in un'altra direzione. Verso l'alto. Per questo motivo, i dirigenti del marchio hanno puntato lo sguardo sul Passo dello Stelvio che, con i suoi 2.757 metri sul livello del mare, è il valico alpino più alto delle Dolomiti italiane. Questo colosso, lungo 24 chilometri, con una pendenza media del 7,6% e 48 tornanti lungo il suo percorso, è stato più volte la Cima Coppi del Giro d'Italia e dà il nome anche a un Parco Nazionale di alta montagna. Una serie di fattori hanno reso la scelta perfetta per dare il nome al primo SUV “Biscione”.
Nel secondo SUV della sua storia, l'Alfa Romeo Tonale, il brand ha optato per un design spettacolare, che rappresenta la sintesi perfetta tra la prestigiosa storia del brand e lo sviluppo di una nuova estetica e di nuovi canoni. Gli interni recano l'impronta della storia dell'Alfa Romeo nel mondo delle competizioni e delle auto sportive.
Come nel caso dello Stelvio, il nome è stato scelto da un passo montano delle Dolomiti, in questo caso il Passo del Tonale. Questo porto, situato a 1.883 metri sul livello del mare, è stato teatro anche di alcuni grandi momenti del ciclismo italiano. Separa la Lombardia, regione in cui si trova Milano, città natale del marchio, dal Trentino Alto Adige. Una metafora della natura dirompente dell'Alfa Romeo Tonale, che porta il SUV e il marchio verso nuove frontiere e territori.
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