Al Salone di Torino del 1998 debutta la concept car Lancia Dialogos, che anticipa nelle linee la futura Thesis. Alla base del progetto c'è l'innovativo concetto di "automobile biodinamica": un luogo da vivere e non solo mezzo da guidare, uno spazio dove la materia e la tecnologia sono usate per offrire benessere oltre che piacere estetico. Il risultato finale è un abitacolo proposto come "bolla salubre", da vivere godendo di una guida senza stress.
Lo stile del prototipo Dialogos reinterpreta, in chiave moderna, la tradizione Lancia: frontale alto, cofano lungo, profilo a cuneo rovesciato, curve morbide, spigoli arrotondati e forte personalità.
Internamente la vettura è ampia e comoda ed offre un comfort e una qualità di vita a bordo eccezionali, anche grazie al Top Climate System che rileva le condizioni esterne di temperatura, umidità e inquinamento e crea il clima ideale nell'abitacolo. Lancia Dialogos si alza o si abbassa a seconda dell'altezza dell'automobilista e il sedile ruota e avanza verso l'esterno per accogliere la persona. Una volta accomodati, il sedile rientra, le porte si chiudono automaticamente e l'auto si adatta alle abitudini del guidatore: guida a destra o a sinistra, clima, diffusione ed intensità della luce e del suono. Dalle forme pulite e senza ingombri degli arredi compaiono, secondo le necessità, schermi e tastiere, frigobar, tavolino e scomparti portadocumenti. Al posto della plancia e della strumentazione tradizionale sotto il parabrezza c'è un grande pannello formato da tre schermi a cristalli liquidi: uno riservato alla strumentazione per il guidatore; il secondo, per il passeggero, è dedicato alla navigazione e al comfort; infine sul terzo monitor centrale compaiono le immagini della telecamera posteriore.
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