Arriviamo così al 2012, quando il testimone passa alla terza generazione di Panda, disegnata da Roberto Giolito prendendo spunto dal concetto stilistico dello “Squircle”, ossia una forma geometrica generata dall’incontro tra un quadrato e un cerchio, dove il primo simboleggia l'efficienza e la robustezza mentre il secondo rappresenta la gradevolezza e la flessibilità. Il risultato finale è un elemento regolare e maneggevole, ma al contempo divertente e giocoso. Proprio come la simpatica e versatile Fiat Panda.
Tornata ad essere prodotta in Italia, precisamente nello stabilimento Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco in Campania, la nuova Panda 4x4 presenta, a livello estetico, dei rinforzi atti a non danneggiare la carrozzeria percorrendo i tratti più tortuosi. Invece, a livello tecnico, la vettura viene totalmente riprogettata per dotarla delle caratteristiche di un autentico fuoristrada di prima categoria. Così, in appena 3,7 metri, si combinano perfettamente tre caratteristiche uniche nel panorama automobilistico: le dimensioni esterne e l'agilità di una city car; le prestazioni e i contenuti di un SUV di segmento superiore; e il sistema di trazione tipico di un vero fuoristrada. In particolare, la trazione integrale è di tipo permanente, con gestione elettronica e differenziale autobloccante elettronico (ELD – Electronic Locking Differential) che ripartisce la forza motrice tra le ruote dello stesso asse nel momento in cui una o entrambe cominciano a perdere aderenza. Da sottolineare che l’ELD è introdotto per la prima volta nel segmento proprio dalla Panda 4x4. Il suo look avventuroso e le numerose innovazioni tecnologiche contribuiscono certamente alla vittoria del titolo “SUV dell’anno del 2012” assegnato dalla prestigiosa rivista inglese “Top Gear”.
Una curiosità: nell’inverno del 2012 viene realizzata la Panda Monster Truck, un prototipo realizzato da FIAT in collaborazione con Mercurio Cinematografica, lo scenografo Andrea Faini e L'Officina di Fabio Gementi. Perfettamente funzionante, il veicolo speciale unisce una Panda 4x4 al pianale di una Jeep CJ7 4200 ed è dotata di ruote da trattore stradale con gomme "High Speed" del diametro di 150 centimetri e larghe 50 cm montate tramite delle flange in ferro pieno tornite appositamente. Il risultato finale è una Panda 'big foot' alta ben 390 centimetri (misurata al garrese), lunga 380 cm e larga 250 cm. Per realizzarlo sono state impiegate poco più di due settimane di lavoro. . , la Fiat Panda Monster Truck è stata impiegata per una serie di spot realizzati dall'agenzia Leo Burnett ed è attualmente conservata all’Heritage Hub di Torino.
Nel 2014 viene alla luce la versione Cross, che si presenta come un ulteriore passo avanti rispetto alla 4x4 grazie ad un’estetica rinnovata volta ad una maggior protezione del telaio, nuove tecnologie elettroniche e, soprattutto, nuove motorizzazioni. Ma la grande novità è il sistema “Torque on demand” che permette al conducente di selezionare, a proprio piacimento, l’assetto del veicolo e la sua modalità di trazione fra tre diversi livelli: Auto, Lock e Hill Descent.
Anche la terza generazione di Panda 4x4 viene messa alla prova su percorsi estremamente spettacolari e spesso insidiosi in giro per il mondo. Ad esempio, nel 2017 una Panda 4x4 Cross, ribattezzata PanDakar, affronta la leggendaria Dakar. È la prima vettura Fiat, derivata dall’utilitaria di serie, a tagliare il traguardo finale del raid per eccellenza. Condotta dal team Orobica Raid, composto dai veterani Giulio Verzeletti e Antonio Cabini, la PanDakar ha concluso con successo tutte le tappe della competizione toccando Argentina, Bolivia e Paraguay, per un totale di quasi 9.000 km, di cui più di 4.000 km di estenuanti prove speciali. Equipaggiata con un potente 2.0 Multijet da 180 CV, la vettura è stata sottoposta ad ogni genere di sollecitazione: 7 prove speciali hanno superato i 400 km, di cui una ha superato i 500 km; per ben 5 giorni e più di 2.200 km vettura ed equipaggio hanno dovuto fronteggiare le problematiche dovute alla carenza di ossigeno dovuta all'altitudine, mai sotto i 3.500 metri. Inoltre, le temperature spesso superiori ai 40°, unite all'estrema variabilità del tempo, hanno contribuito a mettere a durissima prova sia la resistenza meccanica della PanDakar, che quella fisica dell'equipaggio. Un successo ancora più significativo se si pensa che dei 93 equipaggi iniziali, solamente 53 hanno portato a termine la gara.
Non ultimo, l’indomita Panda 4x4 è l’assoluta protagonista del Panda Raid, un rally amatoriale di lunga distanza e endurance che si tiene ogni anno a marzo, dove più di trecento equipaggi - provenienti da tutto il mondo – affrontano un percorso di sette tappe nel deserto marocchino, senza l’ausilio di alcun navigatore satellitare, ma solo con l’utilizzo di mappe e bussole. L’edizione 2024 si svolgerà dal 1° all’8 marzo e, come sempre, vedrà correre insieme Panda storiche e recenti, versioni 4x4 e semplici trazioni anteriori, all’insegna di quella passione e libertà che l’icona Fiat ha saputo trasmettere in 40 anni di vita. Anche per questo motivo, di recente FIAT ha deciso di produrre un’edizione celebrativa della Panda a trazione integrale denominata “4x40° e realizzata in soli 1983 esemplari, in omaggio all’anno in cui tutto ebbe inizio.
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