Uno dei modelli più vincenti della gloriosa storia sportiva dell’Alfa Romeo, il primo in assoluto a essere attribuito all’Autodelta, di cui quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario. Questa struttura, nata originariamente nel 1963 nei pressi di Udine, venne trasferita nel 1965 a Settimo Milanese per gestire l’attività agonistica dell’Alfa Romeo, in una sede fisicamente staccata dallo stabilimento produttivo e con una discrezionalità sufficiente a prendere rapidamente decisioni tecniche e sportive. Il Presidente Giuseppe Luraghi affidò all’Ing. Carlo Chiti la gestione del ritorno ufficiale dell’Alfa Romeo nelle competizioni internazionali e la Giulia TZ dimostrò immediatamente la bontà di queste decisioni: esordio in pista a Monza, in occasione della “Coppa Fisa” dell’ottobre del 1963, con le quattro vetture iscritte che si piazzano ai primi quattro posti.
La Giulia TZ, dotata di telaio tubolare (da qui l’origine della denominazione “Tubolare Zagato”), del motore della “Giulia”, il quattro cilindri bialbero in alluminio da 1570 cc, e di una carrozzeria disegnata da Zagato, diventa subito protagonista: negli anni successivi vince la “Coupe des Alps” e il “Tour de Corse”, si aggiudica la classe alla “24 ore di Le Mans”, alla “Targa Florio” e al “Tour de France Auto”, oltre ad altre numerose competizioni.
La “TZ2” del 1965, considerata una tra le più belle vetture da corsa mai realizzate, evolve i concetti espressi con la precedente Giulia TZ: le prestazioni aumentano considerevolmente così come il rendimento aerodinamico e la sofisticazione della meccanica.
La vettura in mostra fa parte della collezione di Stellantis Heritage ed è collocata in esposizione presso il museo storico Alfa Romeo di Arese.
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