Domenica 5 Marzo ricorre il 60° di Autodelta e Alfa Romeo celebra questo iconico anniversario portando a bordo della F1 car C43 il nuovo logo celebrativo realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo
Autodelta ha scritto pagine memorabili della storia sportiva del Marchio che custodisce nel suo DNA le competizioni: dal 1963 fu il Reparto Corse ufficiale dell’Alfa Romeo ed un’autentica “palestra” per piloti italiani ed internazionali.
Al Museo di Arese l’evento celebrativo con ex dipendenti e piloti, con parata di Alfa Romeo sulla pista
Riportare simbolicamente Autodelta nel cuore del Motorsport è senza dubbio il miglior tributo che Alfa Romeo potesse riservarle per celebrarne il 60° anniversario.
Pietra miliare nella storia sportiva del marchio, Autodelta è stato il reparto corse ufficiale Alfa Romeo che dal 1963 scrisse pagine memorabile nel motorsport del marchio, costellato di vetture indimenticabili, vittorie memorabili e piloti gloriosi.
Per l’occasione Alfa Romeo ha realizzato un logo celebrativo che in occasione del primo gran premio del campionato del mondo di F1 in Bahrain prenderà posto sulla stupenda livrea della monoposto C43 del’ Alfa Romeo F1 team.
Realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo, il logo celebrativo reinterpreta in chiave moderna i canoni storici, proiettandoli nel futuro del marchio, che punta a reinventare la sportività nel ventunesimo secolo.
Il logo Autodelta è uno stilema da preservare, per questo il suo look e i suoi colori originali sono stati fedelmente conservati. La nuova versione celebrativa presenta infatti pochi cambiamenti, con l’immancabile tricolore ad esprimerne orgogliosa italianità e l’aggiunta della data dell’anniversario ad enfatizzare la longevità del marchio. Nonostante gli anni, questo emblema di sportività rimane impresso nella memoria degli amanti del Motorsport.
Solo 2 anni fa, il logo Autodelta, era stato riportato alla ribalta da Alfa Romeo grazie al progetto Giulia GTA. Massima espressione Alfa Romeo in termini di performance, stile, meccanica e piacere di guida, Giulia GTA venne presentata presso le ex Officine Autodelta, nel Centro Sperimentale di Alfa Romeo, dove negli anni Sessanta nasceva la Giulia Sprint GTA, una delle vetture più vincenti della storia del marchio. Nel progettare la Giulia GTA attuale, Alfa Romeo si è avvalsa del know-how tecnico che arriva direttamente dalla Formula 1 grazie alla sinergia con Sauber Engineering.
Cristiano Fiorio, Alfa Romeo F1 Manager: “La prima gara del campionato ha sempre un sapore particolare, tutti i team partono da un foglio bianco, e l’avvincente storia del campionato è tutta da scrivere. Per Alfa Romeo portare simbolicamente in pista Autodelta rappresenta un forte tributo celebrativo per un capitolo straordinario del motorsport Alfa Romeo. La concentrazione è massima, dall’accensione dei semafori in Bahrain all’ultima curva dell’ultimo Granpremio, Alfa Romeo darà il 100% per raggiungere gli ambiziosi obiettivi della stagione”
Al Museo di Arese la celebrazione del 60° anniversario
Sempre domenica 5 marzo, nel giorno esatto in cui ricorre il 60° anniversario, Alfa Romeo tributerà un omaggio ad Autodelta in un evento che vede la partecipazione di ex componenti del team, piloti, progettisti e appassionati. L’evento, organizzato dal Museo di Arese, si apre alle 14.30 con una parata di vetture Alfa Romeo di diverse epoche sul pistino interno. A seguire, una conferenza Backstage che ripercorrerà la storia del leggendario reparto corse attraverso il racconto dei protagonisti.
Autodelta: il leggendario Reparto Corse dell’Alfa Romeo
Il 5 marzo 1963, Carlo Chiti ed i fratelli Chizzola fondano una piccola società con sede a Feletto Umberto, vicino a Udine, con l'obiettivo di collaborare con Alfa Romeo nella costruzione della Giulia TZ, una compatta gran turismo disegnata da Zagato, realizzata su motore e meccanica della Giulia e dotata di un esclusivo telaio tubolare, da qui l'acronimo Tubolare Zagato. Inizia così una delle più belle pagine del Motorsport internazionale, tanto che l’azienda diviene ben presto il Reparto Corse dell’Alfa Romeo. Infatti, nel 1965, viene acquisita dal Biscione con l’obiettivo di gestire il ritorno ufficiale nelle competizioni, dopo il ritiro dal Campionato del Mondo di F.1 nel 1951, con la conquista del secondo titolo con l’‘Alfetta’. Per questo motivo, la Casa automobilistica decide di creare un’organizzazione ad hoc per le competizioni, fisicamente staccata dalla sede produttiva e con una discrezionalità sufficiente nel prendere rapidamente decisioni tecniche e sportive. Il Direttore Generale di questa nuova realtà industriale e sportiva è il carismatico ingegnere Carlo Chiti, che trasferisce l’Autodelta in alcuni anonimi capannoni a Settimo Milanese, non lontano da Arese. Da qui prendono vita alcune delle più famose Alfa Romeo da gara, tra cui la leggendaria Giulia Sprint GTA del 1965, che vinse tre “Challenge Europeo Marche” consecutivi, decine di campionati nazionali e centinaia di gare singole in ogni parte del mondo. Una curiosità: la Giulia Sprint GTA è stata la prima vettura turismo che ha girato alla Nordschleife del Nurburgring sotto i 10 minuti.
Nel 1967 l'Alfa Romeo decide di compiere il grande salto nella categoria “prototipi”, all'epoca il maggior palcoscenico internazionale delle competizioni automobilistiche, con la “33/2 litri” che conquista il primo trofeo al suo debutto a Fléron, in Belgio. L'anno successivo le vetture prototipo dell'Autodelta si aggiudicano la vittoria di categoria alla 24 ore di Daytona, alla 1000 km del Nurburgring, alla 500 km di Imola e alla 24 ore di Le Mans. Straordinaria anche la leggendaria “33 TT 12” del 1975, probabilmente l'anno di maggior prestigio per l'Autodelta, con cui vince il Campionato del Mondo Marche, bissando il successo due anni più tardi con la “33 SC 12”. In seguito, Autodelta si acquisisce la gestione di tutti i programmi sportivi di Alfa Romeo, dal trofeo Alfasud alla Formula 1. Nel 1984 Carlo Chiti lascia l'azienda e l’anno successivo l’Autodelta viene sciolta. Va infine ricordato che l’Autodelta fu anche una formidabile palestra di tanti piloti italiani, tra cui Andrea De Adamich, Arturo Merzario, Andrea De Cesaris, Bruno Giacomelli, Giorgio Francia giusto per citarne alcuni, e altrettanti campioni stranieri: da Jochen Rindt a Jacky Ickx, da Jean Pierre Jarier a Mario Andretti.
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