L’esemplare esposto è più che unico. Tra le prime prodotte, si tratta di una vettura “ex-works”, proveniente dal circuito di prova di Balocco, dove è stata impiegata per sperimentare differenti soluzioni. Autentica vettura laboratorio, è diversa in alcuni dettagli rispetto alle altre S.Z. successivamente prodotte, tanto da poter essere considerata un prototipo. Si tratta di un progetto ambizioso, denominato ES30, cioè “Experimental Sportcar 3.0 litres”, sorto dalla volontà dell’Alfa Romeo di ribadire la sua tradizione di vetture sportive a trazione posteriore, utilizzando però nuove tecnologie e affidando la produzione di un migliaio di esemplari alla carrozzeria Zagato, che li assemblò nello stabilimento alle porte di Milano. Nacque così l’Alfa Romeo S.Z. (Sprint Zagato), una sportiva di razza dalle linee aggressive e inconfondibili. Montata su una sottoscocca in acciaio, la carrozzeria esterna è in materiali compositi, mentre pianale e meccanica derivano dall’Alfa Romeo 75 da competizione (Gruppo A), con il motore tre litri V6 portato a 207 cavalli per una velocità massima di 245 km/h. Del tutto inedito è l’impiego dei primi sistemi di progettazione e produzione definiti CAD/CAM (Computer Aided Design, Computer Aided Manufacturing), che permette di ridurre notevolmente i tempi di sviluppo ma soprattutto gli affinamenti e le modifiche in corso d’opera.
La vettura è stata smontata completamente e sottoposta a un accurato restauro nelle Officine Classiche. La carrozzeria è stata sverniciata e trattata. Gli interni sono stati completamente rigenerati secondo un approccio conservativo. Il serbatoio carburante è stato sottoposto a un intervento di pulizia con apposito trattamento. Accurati controlli hanno interessato anche il motore con un intervento di messa a punto generale. I cerchi ruote hanno beneficiato di un’accurata pulizia, preservandone l’originalità.
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