Decifrare l'enigma della Lancia Pu+Ra Zero
Lancia ha scelto di inaugurare la sua nuova era con un manifesto del design, che, senza essere l'anticipo di un modello, segna a livello stilistico l'impronta che il marchio seguirà. Estremamente futuristico, il Pu +Ra Zero lascia fatalmente dei punti interrogativi, ma una seconda lettura rivela una serie di caratteristiche che accompagneranno i modelli del brand che verranno presentati nei prossimi anni.
Nel mondo automobilistico è abbastanza comune per un marchio ricercare le reazioni del pubblico ai suoi progetti futuri attraverso la creazione di prototipi di veicoli. Lancia circa un mese fa ha unito l'annuncio della presentazione dei tre nuovi modelli che ne sosterranno la rinascita con Pu+Ra Zero, esercizio progettuale pionieristico, che ha definito manifesto del design piuttosto che prototipo, con le motivazioni non solo l'assenza dell'elemento che ci si aspetta necessariamente di vedere in un'auto, le ruote. L'Head of Design di Lancia, Jean-Pierre Ploué, è anche il responsabile del design di tutto il Gruppo Stellantis, ma soprattutto un designer che nel suo percorso ha ridefinito le percezioni nel suo campo. Con il suo nuovo manifesto, indica la strada per il rilancio di un marchio, che con assoluto rispetto per il suo glorioso passato creerà un corrispondente entusiasmante futuro. Ma quali sono quelle caratteristiche della Pu+Ra Zero che ci si può aspettare - pur con i limiti dettati dalla produzione di serie - di ritrovarsi nel 2024 con la nuova Lancia Ypsilon, nel 2026 con la nuova ammiraglia del marchio e nel 2028 con il ritorno della nome leggendario, Delta.
Prima di tutto... la luce
La firma luminosa è una caratteristica distintiva nel linguaggio del design delle auto moderne. Al di là delle specifiche che rendevano obbligatorio l'uso dei "daylights", i designer hanno sfruttato questo nuovo parametro per migliorare ulteriormente l'immagine delle loro creazioni e renderle immediatamente riconoscibili alla luce, ma anche al buio. Pu+Ra Zero evolve questa tendenza presentando sapientemente una firma luminosa che non si limita ai corpi illuminanti, ma anzi definisce con le sue linee la maschera stessa del brand. La calandra "celice" o "Santo Graal" di Lancia è l'elemento che accompagnerà tutti e tre i suoi nuovi modelli che saranno presentati nell'ordine nel 2024, 2026 e 2028.
Interpretare le ombre
I designer spesso modellano le ombre piuttosto che le superfici, il che ha perfettamente senso dato che lo spazio naturale di un'auto è l'ambiente esterno, dove la luce non si limita a evidenziare le forme, ma le definisce. Il profilo della Pu+Ra Zero esprime perfettamente questa condizione, sempre basata sull'aura delle classiche forme Lancia, prima fra tutte quella dell'Aurelia degli anni 50. La purezza delle superfici non si esaurisce nell'espressione dell'eleganza, ma dona ulteriore intensità ai volumi che creano i parafanghi anteriori e posteriori offrendo una tensione armoniosa. Questa caratteristica è particolarmente evidente sulla Pu+Ra Zero e presumibilmente allude alle cupole fortemente curve che ospiteranno le ruote sui futuri modelli del marchio.
Eleganza e dinamismo
Lancia è stata nel tempo ambasciatrice assoluta dell'eleganza italiana nel settore automobilistico. Questa è una tradizione che il marchio ha affermato con enfasi che non solo manterrà, ma si svilupperà a un livello ancora più alto con la presentazione dei suoi nuovi modelli. In Pu+Ra Zero si può riconoscere - nella sua forma estrema - una scelta di Lancia resa famosa con la presentazione della Fulvia negli anni 60. I sottilissimi montanti che uniscono le superfici vetrate della Fulvia erano di per sé un manifesto di tecnologia e superiorità stilistica, elemento poi mantenuto nella Stratos e nella Delta. In Pu+Ra Zero i designer sono andati a un'espressione estrema di questa tradizione con il simbolismo di un cerchio di vetro che delimita la superficie vetrata che implica la cabina passeggeri.
Combinare bordi con curve
Una delle sfide più difficili per qualsiasi designer è la combinazione armoniosa di due elementi di natura opposta, come espresso da superfici e bordi curvi. Con Pu+Ra Zero Lancia chiarisce che questa acrobazia tra l'eleganza e la sensibilità delle superfici curve con il dinamismo e la potenza tecnologica espressa dai bordi sarà un elemento integrante dei suoi nuovi modelli. È un elemento profondamente radicato nella sua storia e soprattutto nei modelli che ne hanno creato la leggenda delle corse, come la Stratos, la Rally 037 e la S4. Questa scelta non è solo una sfida per i designer, ma anche per gli ingegneri che devono realizzare con precisione la transizione tra le superfici a cui i designer si sono ispirati. Qui la Pu+Ra Zero con il caratteristico pezzo piatto che unisce i parafanghi posteriori, sottolinea la scelta di Lancia di dichiarare il proprio impegno per la qualità e la finitura impeccabile in ogni centimetro della carrozzeria, ma anche negli interni dei suoi futuri modelli. Questa è anche la caratteristica dominante della filosofia del marchio che diventerà assolutamente chiara a partire dalla presentazione della nuova Ypsilon.
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