È stata svelata l’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato che si ispira alle creazioni del passato del carrozziere, dando vita a una coupé basata su un esemplare di Giulia Quadrifoglio con cambio manuale. Ma con la potenza (540 CV) e l’assetto di una GTAm.
In Zagato sono partiti dal desiderio di un appassionato tedesco di modificare una delle Giulia Quadrifoglio della sua collezione. Una versione con cambio manuale, in particolare, a cui è stato accorciato il passo, come si intuisce dalla sigla SWB che sta per le parole inglesi short wheel base.
L’interasse è diventato così più corto di 12 cm, con 14 cm in meno di sbalzo posteriore, per una lunghezza complessiva che è scesa sotto i 440 cm, contro i quasi 465 cm della Giulia Quadrifoglio di partenza. Le carreggiate allargate, invece, sono state prese dalla Giulia GTAm, che è stata il riferimento anche per l’assetto e per la potenza del motore 2.9 V6 biturbo, che da 510 CV è passato a 540 CV.
L’atelier milanese ha sviluppato una carrozzeria in fibra di carbonio con le forme ispirate alle Zagato SZ degli anni’60 e degli anni ’90. Il posteriore la tipica coda tronca, come del resto non mancano le inconfondibili gobbe sul tetto, fino ad arrivare al frontale con i gruppi ottici “3 + 3” visti di recente anche su Tonale, Giulia e Stelvio (il centro stile Alfa Romeo ha collaborato con Zagato).
Anche l’abitacolo mette in mostra la fibra di carbonio e non ha i posti posteriori.
I fanali posteriori non sono tondi, c’è invece un sottile elemento luminoso che segue le linee sinuose della coda; il cofano motore è incernierato “davanti” e quando è aperto fa una gran “scena”; il colore scelto per la carrozzeria è un verde ripreso dalla tinta usata sulle Giulia Quadrifoglio, GTA e GTAm ma rivisita da Zagato nella tonalità. Cosa che rende questo esemplare unico davvero molto elegante.
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