La principale novità contenuta negli standard Euro 7 proposti sta nel controllo e limitazione delle emissioni di freni e pneumatici, anche per le auto elettriche. Ad esempio, entro il 2035 le particelle rilasciate in atmosfera e su strada dai freni delle auto dovranno scendere del 27%. Anche la quantità di microplastiche disperse nell'ambiente dagli pneumatici sarà valutata e limitata.
Ancora più drastico è il taglio alle emissioni di NOx delle auto, gli ossidi di azoto che dovranno ridursi del 35% rispetto alle attuali auto Euro 6. Anche il particolato che esce dagli scarichi delle auto Euro 7 dovrà essere inferiore del 13% rispetto alle Euro 6.
A cambiare sono anche i cicli di omologazione che diventeranno ancora più simili alle condizioni reali di utilizzo delle vetture, compreso l'utilizzo di "commuting" cittadino. Inedito è anche il controllo delle emissioni nel tempo, ottenuto attraverso appositi sensori di bordo che renderanno più facili i controlli e faranno in modo che anche le auto usate non superino determinati livelli di inquinanti.
Oltre ai già noti inquinanti regolati dall'Euro 6, rivisti nei limiti massimi di emissioni, lo standard Euro 7 introduce nuovi tetti alle emissioni di ammoniaca, responsabile dello smog, e di formaldeide, un gas irritante e cancerogeno.
Per la prima volta a livello globale, l'Euro 7 regolerà anche gli standard per il particolato ultrafine (sotto i 10 nanometri), oltre alla durata della batteria.
Vi ricordo che nella fase successiva la Comunità Europa bandirà le auto con motore termico entro il 2035, quando saranno previste emissioni 0, cioè motori elettrici e a idrogeno.
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