La Fiat Abarth 1000 SP, nome in cui 1000 indica la cilindrata in centimetri cubi e SP le iniziali di Sport Prototipo - leggera e potente vettura da competizione a ruote coperte con carrozzeria spider due posti – nasce nel 1966 dalla matita del progettista Mario Colucci. Equipaggiata con telaio in traliccio di tubi d’acciaio e motore centrale, la 1000 SP viene portata in gara dalla Scuderia ufficiale Abarth e gli ottimi risultati ottenuti in prestigiose competizioni sono il miglior veicolo pubblicitario per promuovere la vettura presso i clienti privati.
La Sport Prototipo monta l’ennesima evoluzione del bialbero Abarth costruito intorno al basamento delle Fiat 600 ed è progettata per eccellere sia nelle brevi corse in salita sia nelle lunghe e impegnative gare di durata. Il leggero telaio e la carrozzeria in poliuretano e vetroresina mantengono il peso complessivo della vettura in 480 kg a secco, consentendo una velocità massima che supera i 220 km/h. Le linee semplici, basse e filanti, soprattutto nella parte anteriore, si devono alla collocazione ai lati del motore dei radiatori.
Il primo importante successo sportivo è nella massacrante 500 km sul circuito del Nürburgring, il 4 settembre 1966: l’Abarth 1000 SP condotta da Müller e Steinmetz vince la classe 1000, salendo sul terzo gradino del podio nella classifica assoluta.
L’eco di quella vittoria rimbomba a distanza di pochi giorni in Valle d’Aosta, alla corsa in salita Aosta-Pila. La voce dei due repentini successi comincia a dare i suoi frutti e in Abarth arrivano i primi ordini. Raggiunti i 50 esemplari prodotti, nel marzo del 1968 l’Abarth può ottenere l’omologazione Gruppo 4 Sport / Classe 1000.
La 1000 SP continua a inanellare successi. Beneficiando di numerose evoluzioni e trasformazioni, la vettura continua a correre per oltre un decennio, dando molte soddisfazioni ai piloti privati, disposti ad attendere anche parecchio tempo prima di ricevere la propria vettura ordinata in Abarth.
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