L'Alfa Romeo GT Cabrio fu realizzata nel 2003 pochi mesi dopo la GT Coupé, che Bertone avrebbe voluto iniziare a produrre nello stabilimento di Grugliasco e che invece fu dirottata a Pomigliano d'Arco insieme a 147 e 159. Il progetto della GT Cabrio fu avviato contemporaneamente alla variante coupé e fu mostrato ai vertici del Gruppo Fiat nel 2003.
La vettura aveva ricevuto il ‘disco verde’ alla produzione da parte di Daniele Bandiera, ai quei tempi capo di Alfa Romeo, ma la Fiat non dette il via libera al progetto ed allontanò anche il manager italiano.
Il Gruppo automobilistico torinese decise di concentrarsi sull’Alfa Romeo Spider, variante scoperta della coupé Alfa Brera, disegnata dalla Italdesign di Giorgetto Giugiaro e prodotta da Pininfarina.
A guardare i volumi di vendite (la Spider Pininfarina è arrivata poco oltre le 12.000 unità, la Brera poco oltre le 21.000, mentre la GT Coupè di Bertone ha venduto più di 80.000 unità), si direbbe che è stata una scelta sbagliata.
Se fosse stata prodotta, l’Alfa Romeo GT Cabrio avrebbe avuto sicuramente più successo della Spider e avrebbe portato a due risultati: più ricavi per Fiat e Alfa Romeo, e forse anche la sopravvivenza e l’indipendenza della Carrozzeria Bertone.
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