L’idea dell’Alfa Romeo 155 GTA Stradale nasce nel 1993 come derivata dal modello che in quegli anni dominava le competizioni Turismo. Storiche le partecipazioni al DTM tedesco, dove la prima la GTA e poi la V6 TI guidate da Nicola Larini e Alessandro Nannini duellarono con Mercedes, Audi e BMW. L’obiettivo era quello di realizzare una versione “civile” capace di fare concorrenza alle varie Mercedes 190E 2.5-16 e BMW M3, modelli molto apprezzati in un momento in cui le berline “cattive” erano di grande appeal.
Per realizzare la versione “civile” della belva da corsa ci si affidò alle officine Abarth, che sfornarono la “Stradale” – l’unica – con il telaio numero ZAR16700000005892. La base tecnica era quella della Alfa Romeo 155 Q4, con il motore 4 cilindri 2.0 Turbo impiegato sulla Lancia Delta Integrale Evouzione che aveva dominato i campionati rally di inizio anni ’90.
Trazione integrale permanente, intercooler raffreddato con getto d’acqua nebulizzato, cambio 6 marce e impianto frenante derivato dalla Formula 1 completavano la meccanica della 155 GTA Stradale. A curare la progettazione del prototipo fu l’ingegner Sergio Limone, celebre per le sue creazioni in Abarth, Alfa Romeo e soprattutto durante l’epopea di Lancia nei rally.
I vertici Fiat bocciarono il progetto, convinti che per avere successo commerciale contro le rivali la versione “cattiva” della 155 avrebbe dovuto montare un motore V6, come la versione che gareggiava nel DTM. Per farlo, però, sarebbero stati necessarie modifiche pesanti sulla vettura, perchè il sei cilindri non era compatibile con la meccanica disponibile. Sarebbe stato necessario realizzare una linea di produzione dedicata, e questo porto alla cancellazione del progetto.
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