Le immagini qui sopra si riferiscono alla realizzazione del concept visto al salone di Ginevra del 2019, ma l'Alfa Romeo Tonale sta diventando realtà. Verrà prodotta a Pomigliano D'Arco (Napoli) e la vedremo nella seconda metà di quest'anno.
Disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo sotto la supervisione di Klaus Busse e Alessandro Maccolini, la Tonale Concept tributa alcuni tra i modelli più iconici della casa italiana.
Il frontale riprende esplicitamente modelli quali SZ e Brera, con i fari a 3 proiettori "scavati" nella carrozzeria. Viene mantenuto un marchio di fabbrica Alfa Romeo qual è lo scudetto, tuttavia non più integrato nel paraurti ma elevato a elemento a se stante, come facesse parte della meccanica anziché della carrozzeria; un concetto estremizzato dallo sharknose ripreso dalla Giulietta SS, usato a mo' di "freccia" per dare l'idea di spingere verso l'esterno il succitato scudetto, trascinando con se parte del muso.
Il posteriore riprende, sempre nell'impianto di illuminazione, il motivo a 3 elementi dei proiettori anteriori, questa volta integrato in un fascione continuo ispirato a modelli e concept passati come GTV, Proteo e 164; questa linea continua vuole inoltre essere intesa come una simbolica "firma" a mano applicata alla vettura. Oltre ai gruppi ottici, anche il volume del posteriore richiama il frontale nel sopracitato disegno a "freccia", come in alcune sportive Alfa Romeo del passato.
Il profilo estetico dell'auto è, come da tradizione della casa milanese, molto pulito e filante: in particolare, le superfici della carrozzeria appaiono fluide come sulla 8C Competizione degli anni 2000. L'esterno del corpo vettura presenta alcuni stilemi del marchio: sono infatti evidenti motivi distintivi dei modelli a due volumi Alfa Romeo, come il lunotto a "v" e le maniglie delle portiere posteriori integrate nei montanti; anche la cornice dei finestrini, ellittica e senza interruzioni, è fedele al family feeling del Biscione. La parte alta del posteriore riprende la 8C 2900 degli anni 1930, quindi il già citato lunotto a "v" unito a un padiglione arcuato e rastremato.
Questo profilo ad arco che vira, senza interruzioni, verso il basso nella parte finale è accentuato dalla linea di cintura, appellata come GT Line poiché fortemente ispirata in primis a quella della GT Junior degli anni 60 e 70 del Novecento, nonché alla Disco Volante e alla prima serie della Spider "Duetto".
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