Si avvicina il via libera da parte della Commissione europea alla fusione tra le case automobilistiche Fca e Psa. Gli uffici della Direzione Concorrenza avrebbero infatti accolto le proposte sottoposte dai vertici dei due gruppi in settembre per dare una risposta ai timori espressi da Bruxelles sull'eccessiva concentrazione delle quote di mercato nel settore dei veicoli commerciali leggeri, nel quale la futura Stellantis - come si chiamerà la società che nascerà della fusione - supererebbero il 30% del mercato europeo. Lo affermano indiscrezioni pubblicate dall'agenzia Reuters, non commentate dalle parti. La Commissione aveva indicato come data ultima per il proprio giudizio il prossimo 2 febbraio ma a questo punto, se non sorgeranno intoppi al momento non prevedibili, è possibile che il via libera formale arrivi in anticipo rispetto a quella scadenza.
Il 25 settembre Psa e Fca avevano presentato un pacchetto di proposte che ruotava attorno alla possibilità di dare più spazio a Toyota, che con il gruppo francese ha una joint venture per produrre insieme van di piccole dimensioni nello stabilimento di Vigo, in Spagna. Secondo questo schema, Stellantis dovrebbe aumentare la produzione destinata a essere commercializzata con marchio Toyota, riducendo quella di Peugeot-Citroën. Il gruppo garantirebbe poi l'accesso delle officine del gruppo per la manutenzione dei veicoli di altri produttori, in modo da superare le osservazioni della Ue sulla concentrazione dei servizi post-vendita.
Fca e Psa hanno già ottenuto le autorizzazioni di altre autorità Antitrust, in particolare di quelle degli Stati Uniti, e attendono il via libera di Bruxelles per poter convocare le assemblee straordinarie che dovranno approvare definitivamente la fusione. I due gruppi hanno sempre confermato di voler chiudere l'operazione entro il primo trimestre del 2021.
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