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MonzaDays 2020: a scuola di pit-stop al Museo Alfa Romeo



Nel fine settimana andrà in scena il Gran Premio di Monza. Per celebrare il legame tra il circuito e il brand, il Museo Alfa Romeo ha organizzato un ricco programma di appuntamenti dedicati a tutti gli appassionati.

Tema dei MonzaDays 2020 sarà la Formula 1 e in particolare il pit-stop, in un inedito confronto tra passato e presente, con il team Alfa Romeo Racing ORLEN e una postazione dove gli alfisti potranno cimentarsi in un vero cambio gomme.

Dalle auto dal glorioso passato esposte in Museo alla showcar C39 che sta disputando il campionato 2020 di Formula 1; presenti anche la Giulia GTA e la concept car Tonale.

Sulla pista interna di Arese le parate con le auto degli appassionati e la possibilità di visitare la Collezione “nascosta” Alfa Romeo.

 


Durante il fine settimana del GP d’Italia, al Museo Alfa Romeo vanno in scena i MonzaDays 2020 per celebrare insieme a tutti gli appassionati il legame storico tra il marchio e il circuito. Per due giorni, la Formula 1 sarà il tema dominante, in un legame ideale tra passato e presente. Si potrà assistere in diretta, sul maxi-schermo della sala Giulia, alle qualifiche e al GP d’Italia, circondati da vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo, ma anche dalla showcar C39 Alfa Romeo Racing ORLEN che sta disputando il campionato 2020 e dalla Giulia GTA.

Sabato 5 settembre alle ore 16, subito dopo le qualifiche, ci sarà una conferenza del ciclo Backstage, dedicata all’approfondimento su una pagina di storia Alfa Romeo, quella del motore 4 cilindri turbo, motore collaudato a lungo e mai sceso in gara, complice anche la fine dell’accordo con il team Ligier.

Domenica 6 settembre si entra nel vivo, e dopo il GP d’Italia ci sarà “Pit-stop, la sfida ai box”, una conferenza in collaborazione con il team Alfa Romeo Racing ORLEN che propone un inedito confronto tra passato e presente. Cosa c’è dietro un pit-stop? Come si muove un team di Formula 1 in quella frenetica e affascinante frazione di tempo che può decidere le sorti di una gara? E soprattutto, com’è cambiata questa procedura dal 1950 ad oggi? Del pit-stop odierno parleranno i tecnici del team Alfa Romeo Racing ORLEN: Alessandro Agansati, System Engineer, presente al Museo, e Xevi Pujolar, Head of Track Engineering, in collegamento dall’Autodromo di Monza. Ci saranno inoltre video esclusivi e le preziose testimonianze di Beat Zehnder, Sporting Director, e Camilo Zürcher, Car chief Giovinazzi.

Dalla stagione 2020 si tornerà indietro fino al 1950, quando non c’erano le pistole ad aria compressa per svitare i gallettoni e il team Alfa Romeo era composto di sole 3 persone. Capaci, come racconterà il curatore del Museo Alfa Romeo Lorenzo Ardizio, di fare un pit-stop in soli 22 secondi.

Gli appassionati avranno l’opportunità di sperimentare dal vivo l’emozione di un cambio gomme, grazie alla Pit-stop Experience messa a disposizione da Alfa Romeo Racing ORLEN. Su prenotazione, i visitatori potranno infatti partecipare a questo avvincente gioco a squadre, cronometrato, sia nella giornata di sabato che domenica. La disponibilità di posti è soggetta a limitazioni dettate dalle vigenti normative di sicurezza.

Chiusura alla grande, domenica alle ore 19, con la diretta dalla sala Giulia del Museo di “Race Anatomy”, il programma di approfondimento post-GP di Sky Sport F1.

Per tutto il weekend sulla pista interna del Museo sarà a disposizione il Motor Home Alfa Romeo, davanti al quale potranno sfilare le Alfa Romeo di tutte le epoche e tutti i modelli, nelle speciali parate in programma sia sabato che domenica alle ore 11.

Tutte le attività – conferenze, proiezioni, Pit-stop experience, parate - sono gratuite e comprese nel biglietto di ingresso al Museo. A causa delle limitazioni sanitarie, la disponibilità dei posti è contingentata e per questo motivo è necessaria la prenotazione, scrivendo all’indirizzo info@museoalfaromeo.com.

Sempre sabato e domenica, dalle 10.00 alle 18.00 sarà inoltre possibile visitare, su prenotazione, l’area Collezione dove sono conservati centinaia di auto, motori, trofei e altri materiali non esposti in modo permanente in Museo. Info e prenotazioni: collezione@museoalfaromeo.com.

Il Museo Alfa Romeo è attrezzato per accogliere il pubblico con una serie di misure all’insegna della sicurezza, mettendo al centro la salute dei visitatori e dello staff.


 


Alfa Romeo e Monza: una lunga storia di successi

L’Alfa Romeo vince con la GP Tipo P2 di Ascari nel 1924 e conquista qui nel 1925 il Primo Campionato del Mondo per vetture Grand Prix: Gastone Brilli Peri, ancora al volante della GP Tipo P2 si piazza al primo posto chiudendo un biennio di vittorie ininterrotte e donando all’Alfa un titolo che le vale anche la corona d’alloro intorno al marchio. Sempre nell’Autodromo di Monza si susseguono gare, vittorie e sfide: dal GP d'Italia 1931 in cui Campari e Nuvolari portano la 8C 2300 al trionfo (la vettura verrà ribattezzata “Monza”) alle imprese di Nuvolari e Caracciola che nel 1932 dominano entrambi i GP disputati sul circuito brianzolo al volante della debuttante GP Tipo B, che avrebbe vinto anche l’anno successivo. Nel dopoguerra sono le Alfette a dominare i primi due campionati della neonata Formula 1 e il GP d'Italia costituisce ancora una volta una tappa fondamentale e decisiva: nel 1950 è Farina a vincere con la GP Tipo 158. Nel 1952 l’Alfa Romeo si ritira imbattuta dalla F1 ma sono le vetture Sport e quelle Turismo a correre e vincere. A Monza ottiene la prima vittoria la Giulia TZ e qui si disputano la 4 Ore, spesso appannaggio delle imbattibili GTA e la 1000 Km. La cavalcata delle Tipo 33 verso il titolo mondiale 1975 inizia proprio a Monza, l'anno precedente, con una tripletta delle 33 TT12 davanti al pubblico di casa.

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