«Caro fornitore, vogliamo comunicare alla sua società, per conto di Fca Italy e di Fca Poland, che il progetto relativo alla piattaforma del segmento B di Fiat Chrsyler, è stato interrotto a causa di un cambiamento tecnologico in corso. Pertanto vi chiediamo di cessare immediatamente ogni attività di ricerca, sviluppo e produzione onde evitare ulteriori costi e spese». Con una lettera in inglese, Fca annuncia ai fornitori, che le nuove segmento B che saranno prodotte dal gruppo nella grande fabbrica polacca di Thychy vestiranno alla «francese». Almeno per quanto riguarda lo scheletro dell’auto: pianale, sospensioni, impianti di scarico, gruppi motopropulsori, architettura elettronica, ovvero tutto ciò che sta sotto la pelle dell’automobile.
Fiat Chrysler informa di aver raggiunto con il gruppo Psa un accordo per il quale produrrà tutte le utilitarie dello stabilimento polacco sulla base della piattaforma transalpina Psa-Cmp la base dove nascono sia auto elettriche sia a motore termico: Peugeout 208, Citroen C3 e C4, Opel Corsa.
Nello stabilimento di Thychy sono previste la Jeep Junior, la Fiat 500 a quattro porte e la nuova Lancia Ypsilon. Fiat Chrysler, pur confermando la partnership su piattaforma Psa, sottolinea che l’accordo raggiunto non è parte dell’intesa che porterà alla fusione delle due multinazionali, e che genererà nel primo trimestre 2021 il gruppo Stellantis. Inoltre l’azienda si augura che i fornitori, ai quali è stata indirizzata la lettera con il cambio di programma, possano essere coinvolti nella nuova piattaforma modulare. Come detto, l’intesa sulla piattaforma unica per il segmento B tra Psa e Fca non è legata alle nozze in corso. Ma sicuramente è una dote che agevolerà il matrimonio per il nuovo corso industriale. Tanto più che Psa ha già annunciato una nuova piattaforma, da adottare entro il 2023, per i modelli elettrici dei suv e delle berline. Una piattaforma che potrebbe essere utilizzata per le vetture elettriche di Fca.
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