Il coronavirus produce conseguenze pesanti sui risultati del primo trimestre del gruppo FCA. Il costruttore italo-americano, sulla falsariga di quanto patito da altri grandi operatori del settore, ha visto le consegne e i ricavi scendere a un tasso a doppia cifra, mentre il conto economico è stato chiuso in forte perdita e con un consistente assorbimento di cassa per effetto della chiusura degli impianti e del concomitante crollo della domanda tra Stati Uniti ed Europa.
Le misure di lockdown varate in quasi tutto il mondo hanno determinato un calo delle consegne del 21% a 818 mila unità, mentre i ricavi sono peggiorati del 16% fermandosi a 20,567 miliardi. Nonostante ciò il risultato operativo adjusted, ossia depurato dalle componenti straordinarie, è risultato positivo per 52 milioni, contro gli 1,07 miliardi dei primi tre mesi del 2019. Di conseguenza il margine è passato dal 4,4% allo 0,3%. Il conto economico, a causa delle misure intraprese per rispettare gli ordini di isolamento imposti dalle autorità nazionali, è stato chiuso con una perdita netta di 1,7 miliardi, contro l'utile di 508 milioni di un anno fa. Tuttavia, considerando una serie di partite una tantum per 1,1 miliardi (svalutazioni di attivi di bilancio e imposte differite), la perdita si riduce a 471 milioni (utile di 570 milioni nel primo trimestre del 2019).