Leclerc ha lavorato per molti anni nel gruppo di Parigi e Tavares lo conosce bene. Guiderà il mercato europeo.
A Charles Leclerc il periodo nella scuderia Alfa Romeo-Sauber ha portato bene visto che è poi approdato in Ferrari, diventando subito il nuovo idolo dei tifosi del Cavallino rampante. E ora, sempre in Alfa Romeo, ma come responsabile in Fca dei mercati Emea (Europa, Africa, Medio Oriente), ecco spuntare un altro Leclerc, che di nome fa però Arnaud. Arriva dal Regno Unito, dove ha guidato il business di Fca, di cui continuerà a occuparsi ad interim dopo la decisione dei vertici del gruppo di mettergli in mano il delicato volante del Biscione.
Monegasco il primo, francese il secondo, con denominatore comune un marchio che al pilota di F1 è valso il lancio nel firmamento del Circus. Al Leclerc di Fca, da pochi giorni capo di Alfa Romeo in Europa, toccherà ora il non facile compito di dare una svolta al brand per il quale sarà fondamentale l'arricchimento della gamma. Per Alfa Romeo Emea è il terzo cambio della guardia in poco tempo: Leclerc prende il posto di Alberto Cavaggioni che ha accettato l'incarico di vicepresidente per il Nord America di un'azienda di trasporti (si occuperà di B2B).
E se il Leclerc di F1 era approdato in Alfa Romeo-Sauber con la benedizione dello scomparso Sergio Marchionne, in occasione del ritorno del marchio italiano nelle corse, monsieur Arnaud assume il nuovo incarico a capo del Biscione in piena pandemia da coronavirus. Una partenza subito in salita con fabbriche e mercati fermi, insieme agli inevitabili rallentamenti - peraltro già messi in conto da Pietro Gorlier, che guida Fca Emea - delle produzioni e dei lanci di nuovi modelli, in particolare del Suv compatto Tonale con motore ibrido plug-in (benzina-elettrico ricaricabile), annunciato nella metà 2021 e made in Pomigliano d'Arco.
Per Arnaud Leclerc, 45 anni, una laurea all'Università Dauphine di Parigi, il nuovo incarico rappresenta una indubbia prova del nove: dovrà infatti portare Alfa Romeo nelle migliori condizioni possibili alla fusione tra Fca e Psa, i cui tempi di definizione (12-15 mesi) restano legati all'evoluzione della pandemia. In proposito, il valore aggiunto del manager è il fatto di essere francese e di aver lavorato, prima di venire assunto da Fca, in Groupe Psa. Una figura, dunque, già conosciuta a Carlos Tavares, futuro ad di Fca-Psa. Nel gruppo di Parigi, Leclerc è entrato nel 2001, occupando, in Europa, diversi incarichi per Citroën, fino a diventare vicedirettore generale di Psa nel Regno Unito e capo dello sviluppo di DS. Questo marchio, tra l'altro, insieme ad Alfa Romeo potrebbe dare vita a un polo premium-sportivo nel nuovo gruppo. Non è escluso che Mike Manley, ad di Fca, e lo stesso capo Emea, Gorlier, informato il responsabile globale di Alfa Romeo, Tim Kuniskis, si siano consultati con il top manager portoghese prima di confermarne la nomina.
A beneficio dello stabilimento di Pomigliano, dove nascerà Alfa Romeo Tonale, proprio Gorlier, alla fine di febbraio, aveva comunicato l'investimento di 1 dei 5 miliardi previsti per il polo produttivo italiano di Fca. Piano ribadito nei giorni scorsi dal manager, in videoconferenza con i lavoratori del gruppo, riferendo però di inevitabili tempi diversi da quelli iniziali a causa dell'emergenza Covid-19. Nella mani di Leclerc, oltre a quello di Tonale, ci sono anche i dossier Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm, modelli super sportivi che sarebbero dovuti debuttare al Salone di Ginevra, e il futuro Suv di segmento B. Già sul mercato, invece, sono i rivisitati Giulia e Stelvio, mentre Giulietta continua a essere prodotta.
Fca ha intanto comunicato che gli impianti italiani resteranno chiusi fino al 13 aprile; dal 14 potrebbero riaprire - se la situazione lo consentirà - Atessa, Melfi (linea Compass e motori ibridi) e Mirafiori (500 Elettrica).