Fca si è data una nuova organizzazione globale di product development con una leadership centralizzata, per accelerare sul time-to-market e sull’innovazione tecnologica. E’ importante comprendere questo passaggio nella storia di FCA all’indomani della fusione con Psa, che come tutti sanno ha dato vita al 4° costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il 3° in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro.
Il time to market è il periodo cruciale di sviluppo di un nuovo prodotto. Poiché intercorre dall’ideazione alla sua effettiva commercializzazione, comprende diverse fasi. Ad esempio, gli studi di mercato, di fattibilità, di ingegnerizzazione, di creazione del prototipo, di produzione su scala, infine di introduzione alla vendita.
Se pensiamo che la società risultante dalla fusione «beneficerà di efficienze negli investimenti su scala ancora più ampia per sviluppare innovative soluzioni di mobilità e tecnologie all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della guida autonoma e della connettività» come spiegato durante la firma dell’accordo, comprendere della nuova organizzazione globale di Fca è particolarmente rilevante.
Infatti, se parliamo di nuove tecnologie è di fondamentale importanza ridurre il time to market.
Ecco che con la nuova struttura, Fca intende intensificare «l’impegno nell’ambito di propulsori elettrificati, della guida autonoma e della connettività», spiega una nota.
Il principale cambiamento della riorganizzazione consiste nell’integrazione delle funzioni di ingegneria del veicolo (vehicle engineering) e di quelle di ingegneria del motore (powertrain engineering).
In pratica, sotto la guida del chief technical officer Harald Wester, viene creata un’organizzazione più snella di product development unificata e incentrata su tre attività strategiche.
Anzitutto le funzioni ingegneristiche fondamentali che si occuperanno delle principali opportunità tecnologiche. A seguire le funzioni trasversali di gestione ed esecuzione dei programmi. Infine, quelle di supporto ai programmi e per la gestione delle attività separate.
In particolare, le nuove funzioni trasversali di gestione ed esecuzione dei programmi opereranno “spalmate” su tutte le competenze di ingegneria rispetto ai vari business e brand.
Tra di esse ci sarà un team globale di vehicle programs con responsabilità per l’implementazione di tutti i nuovi programmi prodotto. Oltre a un’unità architecture and vehicle concepts con alcuni focus. Quello sui profili di clienti e sugli obiettivi di performance e, ancora, sulla pianificazione delle architetture a lungo termine e sullo sviluppo di proposte di nuovi prodotti.
«Il nostro settore sta attraversando trasformazioni a livello tecnologico ad una velocità mai vista in passato – ha dichiarato Mike Manley, amministratore delegato di Fca -. Ed è per questo che abbiamo deciso di creare un’organizzazione che permetta ai nostri ingegneri e tecnici di dare massima espressione alla loro energia creativa, a beneficio dei nostri clienti e degli stakeholder in tutto il mondo».
Per accelerare sull’introduzione di nuove tecnologie nel campo dell’elettrificazione e dei veicoli connessi e autonomi, questa nuova struttura vorrà ridurre la complessità dei processi e migliorare l’esecuzione delle innovazioni. Così da ridurre i tempi dello sviluppo del prodotto.
“Le nostre risorse ingegneristiche saranno concentrate e integrate, non diluite”, ha aggiunto Wester.
Invece in passato, le attività di powertrain engineering erano dissociate dal processo di sviluppo del prodotto. Ora diventano parte integrante di un’organizzazione unificata e globale che si prevede migliori la collaborazione tra le diverse “region” consentendo allo stesso tempo una distribuzione più efficace delle risorse.
La nuova organizzazione sarà pienamente operativa nel corso del 2020.