FCA chiude il secondo trimestre con risultati forti: utile netto delle continuing operation a 0,8 miliardi di euro, utile netto adjusted a 0,9 miliardi di euro, EBIT adjusted a 1,5 miliardi di euro e margine al 5,7%. Confermati i target per l’anno in corso.
• Consegne globali complessive(6) pari a 1.157.000 veicoli, in flessione dell’11%
• Secondo trimestre record in Nord America, con EBIT adjusted a 1.565 milioni di euro e margine all’8,9%, nonostante la significativa riduzione dello stock presso la rete di vendita. LATAM rimane forte con EBIT adjusted in crescita del 9% e margine al 5,4% (+60 p.b.)
• Free cash flow industriale delle continuing operation a 0,8 miliardi di euro, comprensivo di esborsi per 0,4 miliardi di euro accantonati nel 2018 in relazione alle controversie sulle emissioni dei motori diesel negli Stati Uniti, nonché maggiori investimenti
“Continua la forte performance in Nord America e in LATAM. La robusta domanda per i nostri nuovi prodotti ed i passi compiuti per gestire con disciplina le nostre attività hanno generato la spinta per conseguire i target del 2019”. – Mike Manley, CEO
Mentre l’EBIT adjusted di Gruppo è in linea con il secondo trimestre 2018, il Nord America ha registrato un secondo trimestre record nonostante un calo del 12% delle consegne dovuto principalmente alla riduzione di circa 80.000 unità dello stock presso la rete di vendita. Il successo del lancio del nuovo Ram Heavy-Duty e il continuo andamento positivo del nuovo Ram 1500 e di quello classico hanno portato la quota nel segmento USA dei grandi pickup al 27,9% nel secondo trimestre, in aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2018. Inoltre, il lancio della nuova Jeep Gladiator sta superando le nostre aspettative con la produzione quasi a pieno regime e sebbene da poco sul mercato, tale modello ha già conquistato il 7,7% del segmento di riferimento in
USA nel mese di giugno.
Il LATAM ha riportato risultati solidi grazie alla forte performance commerciale in Brasile dove abbiamo mantenuto la posizione di leader del mercato.
Forte anche il free cash flow industriale pari a 0,8 miliardi di euro, seppur in calo di 0,7 miliardi di euro rispetto all’anno scorso per i maggiori investimenti ed esborsi nel secondo trimestre per circa 0,4 miliardi di euro, accantonati nel 2018 in relazione alle controversie sulle emissioni dei motori diesel negli Stati Uniti.
Abbiamo anche intrapreso una serie di iniziative per rafforzare ulteriormente le performance del nostro business. Il team di leadership è stato integrato con l’arrivo dall’esterno di due nuovi membri del Group Executive Council. In Cina abbiamo rivisto sia il management che la struttura della nostra joint venture. Stiamo continuando a rafforzare la disciplina nella gestione dei costi, degli stock, delle iniziative commerciali e dei processi di pianificazione del prodotto.
Nel corso del trimestre abbiamo inoltre continuato a creare le condizioni necessarie a garantire competitività e conformità alle normative per gli anni a venire. Abbiamo infatti ottenuto il supporto della comunità locale al nuovo stabilimento Mack Avenue a Detroit (Michigan, USA) che realizzerà la nuova generazione della Jeep Grand Cherokee e un nuovo SUV full-size a tre file sempre del marchio Jeep. Confermato l’investimento nello stabilimento di Mirafiori a Torino per la produzione della nuova Fiat 500 elettrica a batteria (BEV) e siglato accordi strategici con Enel X ed ENGIE per potenziare ulteriormente la rete di partner tecnologici.
Nel secondo semestre l’attenzione di FCA sarà ancor più concentrata sulle aree meno forti, tra cui Maserati, dove abbiamo rafforzato il team di leadership, ed EMEA, dove continuiamo a puntare a un aumento dei margini attraverso i benefici delle azioni di ristrutturazione, una gestione ottimizzata del mix dei canali di vendita e strategie di prodotto mirate.
Sulla base dei forti risultati del secondo trimestre e delle iniziative attuate per mantenere questo slancio positivo, restiamo fiduciosi sul raggiungimento dei nostri obiettivi per il 2019.
Area EMEA
• Consegne complessive e consolidate entrambe in flessione del 10%, principalmente per effetto dell’uscita di produzione della Alfa Romeo MiTo e della Fiat Punto e delle azioni pianificate per migliorare il mix dei canali di vendita
• Ricavi netti in calo del 12% principalmente per effetto dei minori volumi
• EBIT adjusted in flessione a causa dei minori volumi, dell’aumento dei costi regolatori e di prodotto e dell’effetto sfavorevole dei cambi, in parte compensati da minori costi pubblicitari e da efficienze sul costo del lavoro per le azioni di ristrutturazione
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