Per il secondo anno consecutivo, Alfa Romeo ha regalato ai sui ospiti durante lo scorso fine settimana la possibilità di vivere un'esclusiva esperienza all'insegna delle emozioni in vero stile Alfa Romeo con la gamma Quadrifoglio presso il Proving Ground di Balocco (VC). Ogni partecipante ha effettuato test drive su strada e in pista con Giulia e Stelvio Quadrifoglio, ha vissuto l'adrenalina degli hot lap con piloti professionisti e ammirato le due serie speciali a tiratura limitata Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio "Alfa Romeo Racing".
Alfa Romeo Racing
Queste vetture straordinarie celebrano la partecipazione e il sempre più profondo coinvolgimento di Alfa Romeo nel massimo campionato mondiale automobilistico. Oltre all'esclusiva livrea che rende omaggio alla monoposto di F1, Giulia e Stelvio "Alfa Romeo Racing" offrono esclusivi contenuti tecnici: il motore 2.9 V6 Bi-Turbo, grazie a un tuning specifico realizzato ad hoc dagli ingegneri Alfa Romeo, beneficia di un incremento di potenza di 10 CV, e l'adozione dello scarico in titanio Akrapović, dell'impianto frenante con dischi carbo-ceramici e dei sedili Sparco con guscio in carbonio apporta un significativo risparmio di peso rispetto alle rispettive versioni di normale produzione, per prestazioni incredibilmente ancora più esaltanti rispetto alle Giulia e Stelvio Quadrifoglio che hanno sfrecciato sui circuiti del Centro Sperimentale. E le emozioni da competizione non sono ancora finite: è stata infatti esposta anche la monoposto show car F1 C38 del team "Alfa Romeo Racing".
Quadrifoglio
Sulle monoposto condotte da Kimi Räikkönen e Antonio Giovinazzi campeggia il mitico quadrifoglio che contraddistingue da quasi un secolo tutte le vetture Alfa Romeo più performanti. L'adozione di questo iconico emblema risale infatti alla Targa Florio del 1923, che vide la prima vittoria dell'Alfa Romeo, per la quale l'azienda lavorò con grande dedizione. Venne preparata un'apposita versione "Corsa" della tre litri RL, alleggerita, accorciata e potenziata, curata la logistica e ingaggiati piloti fra i migliori: Antonio Ascari, Giuseppe Campari, Giulio Masetti, Enzo Ferrari e Ugo Sivocci. In quella circostanza Sivocci aveva fatto dipingere sulla calandra della propria vettura un quadrato bianco in cui campeggiava un quadrifoglio verde. La gara si concluse in modo rocambolesco e il successo finale di Sivocci convinse gli scaramantici dell'efficacia di quell'originale amuleto, che oggi non è più un semplice portafortuna ma il logo ufficiale delle emozioni e delle prestazioni.
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