Le gamme di Fiat e Renault hanno solo alcuni punti di contatto. Sono invece numerosi i campi in cui realizzare sinergie a livello di architetture e non solo. Partendo dal basso, la Renault è piuttosto scoperta nel segmento A, presidiato dalla sola Twingo, realizzata nel quadro di una cooperazione con la Smart il cui destino pare segnato. A livello di architettura la Small torinese di Fiat 500 e Panda e Lancia Ypsilon potrebbe dare vita a una citycar Renault, andando a saturare le linee di Pomigliano o di Tychy.
Una fascia senza punti di contatto e diverse opportunità è quella alta. La Renault ha deciso di mantenere una presenza nel comparto delle berline medio-grandi con la Talisman, oltre a Koleos ed Espace. Mentre Fiat, ma anche Lancia, non hanno nessun modello.
Nel segmento B Fiat mette in campo 500L e 500X, mentre Renault risponde con Clio e Captur. Le sinergie a livello di piattaforme comporteranno una riorganizzazione degli stabilimenti. Ciò non vuol dire, però, che, se prevalesse l’architettura Cmf-B di Renault, tutta la relativa produzione finisca in Francia: banalmente non ci sarebbe la capacità produttiva sufficiente. Semmai si potrebbe pensare all’allestimento di nuove linee produttive negli impianti italiani o a Kragujevac in Serbia, dove si costruisce la 500L. Il punto interrogativo riguarda l’impianto Renault di Novo Mesto, da cui escono la Twingo e la Smart Forfour: quando finirà il loro ciclo di vita, si libererà capacità produttiva che, nella gara interna per l’allocazione di eventuali nuove produzioni, avrà dalla sua la competitività del basso costo del lavoro.
La nuova Renault Clio sarebbe la base ideale per fare una nuova Fiat Punto o una 500 a cinque porte di segmento B. Fiat potrebbe sfruttare la piattaforma, i motori, componentistica e tecnologia della nuova generazione della Clio, nata ibrida e capace di viaggiare per l’80% del tempo in elettrico quando ci si muove in città. Fiat avrebbe una piattaforma già esistente ed elettrificata.
La piattaforma Cmf-C/D di Renault potrebbe dar vita a un erede del Freemont, mentre la Mégane potrebbe generare una variante più semplice e utilitaria che possa diventare l’erede della Tipo, e potrebbe generare un C crossover Fiat. Ma si potrebbe avere anche Delta e un crossover Lancia.
FCA e Renault non prevedono la chiusura di stabilimenti, e con il fatto che Fiat, Lancia e Alfa Romeo hanno tutte una gamma da costruire, c'è da crederci.
Per i veicoli commerciali attualmente l’unica cosa in comune che Fiat Professional e Renault hanno è la collaborazione su Talento. D’altro canto Fiat è impegnata sui large van con PSA e la fabbrica di SevelSud. L’arrivo di Renault, nel breve termine, non dovrebbe sconvolgere più di tanto gli equilibri almeno fino alla prossima generazione di Ducato, Boxer e Jumper. In questo caso si potrebbe ipotizzare una sinergia su un nuovo large van con Renault che porti a nuovo Ducato e Master.
Renault ha una base validissima che è quella utilizzata dal pick-up Alaskan, ma è di proprietà Nissan che, al momento, non sembra essere compreso nell'accordo di alleanza. Se Nissan non dovesse far parte del "gioco", FCA potrebbe fornire un pick-up a Renault o questa potrebbe pensare di importare il Duster Oroch in Europa anche con marchio Fiat.
Per il Doblò, Renault è in fase avvanzata nello sviluppo nel nuovo Kangoo che arriverà nel corso del 2020 e sarà anche elettrico. Mentre per il Fiorino, sarebbe Fiat che potrebbe fornire il van a Renault.
Gamma attuale Fiat
. 500
. 500L
. 500X
. Panda
. Tipo
. 124 Spider
. Qubo
. Doblò
Gamma attuale Renault
. Twingo
. Clio
. Zoe
. Captur
. Kangoo
. Magane
. Scenic
. Kadjar
. Talisman
. Koleos
. Espace
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