«Il piano di investimenti da 5 miliardi per le fabbriche italiane di Fiat Chrysler Automobiles va avanti e si farà». A dirlo è l’amministratore delegato Mike Manley. «In questi mesi - spiega - abbiamo analizzato la situazione e abbiamo deciso che il piano di investimenti è fondamentale per lo sviluppo del gruppo. Quindi si farà». Fca, del resto, ha già iniziato ad allestire le nuove linee per produrre la Nuova Fiat 500 elettrica a Mirafiori (inizio 2020) e per realizzare l'Alfa Romeo Tonale a Pomigliano d'Arco (Napoli), in arrivo nella seconda metà del prossimo anno.
«Stiamo sviluppando da soli la nostra piattaforma per l’elettrico. In futuro perché no? Valuteremo eventuali collaborazioni. Nel 2025 avremo comunque abbastanza elettrificazione nel nostro portafoglio da essere in grado di raggiungere gli obiettivi imposti dall’Unione europea». La domanda da porsi, però, secondo Manley è un’altra: il mercato vorrà comprare nuove piattaforme elettriche? «Oggi i veicoli elettrici rappresentano meno del 2% del mercato europeo. I consumatori per ora non le stanno comprando. Noi contiamo di essere pronti per quando lo faranno in maniera significativa e i prodotti saranno meno cari. Anche se c’è chi afferma il contrario, no, non siamo indietro».
Il patron di Psa, Carlos Tavares, ha detto che guarderebbe con favore a una combinazione con Fca, mentre si parla di un interesse dei cinesi di Geely per Maserati. «Il futuro di Fca è indipendente, ma aperto a valutare opportunità - taglia corto Manley - Siamo aperti ad alleanze, fusioni e collaborazioni, se ci danno la possibilità di crescere e rafforzarci. Su Psa non ho niente di specifico da dire». E Maserati? Non è in vendita, ha un incredibile futuro. Stiamo facendo un grande lavoro. Ne vedrete i frutti molto presto, a partire dalla seconda metà dell’anno».
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