In questi giorni tra i fornitori del Lingotto circolano carte e documenti secondo cui la produzione della nuova Fiat 500E a Mirafiori potrebbe essere rivista al ribasso, riducendo del 20-30% la «velocità di crociera» inizialmente stimata. Quindi dalle 80 mila vetture ipotizzate l’anno si passerebbe a 50 mila. Si tratta comunque di stime, probabilmente precauzionali, ma utili per rimodulare in modo efficiente la filiera. A frenare l’avanzata elettrica del gruppo ci sono i costi in salita della nuova vettura. Niente di nuovo sotto i cieli dell’elettrico.
La corsa al Kilowattora delle quattro ruote rischia di far venire il fiatone a Fca, l’ultima delle big a lanciare la scommessa (da 5 miliardi) sulla mobilità a trazione elettrica. L’indotto del territorio non è ancora pronto alla rivoluzione. Mancano produttori di batterie e di componentistica.
La catena di fornitori si allunga ancora con il rischio di far schizzare i costi alle stelle. E la nuova Fiat 500E potrebbe salire di categoria nella fascia da 30 mila euro, un’utilitaria quasi di «lusso».
Per quanto riguarda il piano industriale è confermato — dice Dario Basso della Uilm Torino —. Non abbiamo avuto nessuna comunicazione ufficiale contraria. Attendiamo solo che si mettano a terra i progetti e la destinazione dei modelli». La Nuova Fiat 500E è comunque confermata per la prima metà del 2020.
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