Si sente sempre più spesso parlare di Mild Hybrid, un nuovo tipo di motorizzazione che va tanto di moda nell'ultimo periodo e promette risparmi sul consumo di carburante. Molti però non sanno di cosa si tratti, tanto da pensare che sia simile all'ibrido classico. In realtà i principi sono gli stessi ma il funzionamento e la resa sono estremamente diversi.
La dicitura "Mild" significa letteralmente mite, leggero. A differenza del normale ibrido che al motore termico affianca anche un motore elettrico di discrete dimensioni e buona potenza, il Mild usa invece un'unità elettrica molto più piccola, quasi sempre incorporata al posto dell'alternatore.
Il funzionamento si basa sempre sull'energia cinetica accumulata dal veicolo in marcia, recuperata e trasformata in energia elettrica in fase di decelerazione, e accumulata in una batteria al litio, anche questa sensibilmente più piccola, posta solitamente sotto il vano porta bagagli. Quando la vettura deve ripartire, l'energia viene fornita all'alternatore/starter, che trasmette coppia direttamente all'albero motore tramite una cinghia, sgravandolo dello sforzo iniziale della partenza.
Esistono per ora due categorie di Mild Hybrid, a 12 volt o 48 volt, ma in entrambi i casi il piccolo motore elettrico non è in grado di muovere da solo la vettura come può invece succedere nell'ibrido classico. Non è possibile per lo stesso motivo quindi compiere brevi tratti in solo modalità elettrica, ma il motore a combustione resta sempre in funzione, salvo spegnersi in alcune occasioni in fase di decelerazione.
Secondo i costruttori l'ibrido leggero può portare ad un risparmio fino a 0.7 litri di carburante ogni 100 km, o più in generale fino al 15% di consumi in meno.
FCA utilizzerà sia i 12V che i 48V abbinati ai Firefly 1.0 e 1.3 che saranno prodotti nello stabilimento di Termoli (Campobasso). Tra i modelli che adotteranno questo sistema, ci saranno la Panda e la 500.
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