Pietro Gorlier: Fiat è stata giudicata frettolosamente non prioritaria. La gamma Tipo non sarà toccata, mentre 500X sarà il secondo modello a essere equipaggiato con un motore ibrido
Sarà Pietro Gorlier, nuovo capo di FCA Emea, a scoprire le carte, il prossimo 29 novembre 2018, sul futuro del gruppo in Italia. In un incontro con i sindacati i vertici del Lingotto faranno sapere come si muoverà il gruppo tra il 2019 e il 2022 in base al piano industriale presentato lo scorso 1 giugno dall'ex ad Sergio Marchionne. In pratica, si conoscerà in quali impianti verranno prodotti i modelli annunciati e se il piano illustrato a Balocco sarà rispettato alla lettera, o se sono previsti ritocchi alla luce dell'andamento dei mercati e delle nuove normative sulle emissioni che l'Ue si appresta a varare. E poi c'è l'importante tema dell'elettrificazione della gamma e della conversione delle fabbriche specializzate in motori diesel.
Qualche anticipazione potrebbe arrivare il 30 ottobre, durante la conference call di Manley sui conti del terzo trimestre, insieme a nuovi dettagli a proposito della cessione a Calsonic Kansei di Magneti Marelli. Si dovrà comunque aspettare la chiusura dell'esercizio 2018 per sapere dove e come saranno investiti i 6,2 miliardi che FCA incasserà grazie a questa operazione.
Gorlier, che ha la responsabilità dell'Europa, in questi giorni è impegnato a bilanciare il piano di sviluppo produttivo delle fabbriche in relazione a quanto sta avvenendo sui mercati e alle continue tensioni politiche nel Paese. Rispetto al passato, potrebbero esserci novità sul fronte del marchio Fiat, un po' troppo frettolosamente indicato come non prioritario rispetto ai premium Jeep, Alfa Romeo e Maserati. La gamma Tipo non sarà toccata, mentre 500X sarà il secondo modello a essere equipaggiato con un motore ibrido dopo Jeep Renegade.
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