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Ancora sulla pelle i brividi di un'edizione che ha consolidato ulteriormente il legame tra il brand e la "Freccia Rossa".
47 Alfa Romeo al via e tre sul podio, a novant'anni dalla prima vittoria.
Star internazionali, piloti e appassionati tra gli equipaggi delle vetture Alfa Romeo iscritte da FCA Heritage.
Un passaggio celebrativo a Milano e ad Arese, presso il Museo Storico, dove si sono svolte alcune prove cronometrate sul circuito interno.
Presenti anche Marcus Ericsson e Charles Leclerc, i piloti della scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team, che hanno guidato una Gran Premio Tipo B del 1932 e una 750 Competizione del 1955.
Al passaggio della Mille Miglia le strade inevitabilmente si trasformano e dopo i circa 1800 chilometri percorsi, sulla via del ritorno verso casa, la prima sensazione è di smarrimento. Non c'è navigatore che tenga: senza le centinaia di cartelli rossi che segnano il cammino ci si perde. E ci si sorprende perché le rotonde non sono più punti di appostamento privilegiati per i fotografi, e senza il sostegno del pubblico passa la voglia di accelerare. Un calore generoso, da Brescia a Roma e ritorno, in ogni piazza e fuori da ogni uscio, aggregazioni spontanee che si ripetono di anno in anno. Occhi puntati sul "museo viaggiante", e tanti flash e apprezzamenti per le Alfa Romeo della flotta ufficiale a supporto della competizione.
Quadrifoglio: un simbolo storico proiettato sul futuro
Non capita certo tutti i giorni di poter ammirare dal vivo e da vicino uno Stelvio Quadrifoglio, showcase dell'eccellenza Alfa Romeo, il SUV capace di percorrere il circuito del Nürburgring in 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi, il tempo più basso di sempre nella sua categoria. Quadrifoglio: è sufficiente questa denominazione per identificare una vettura fuori da ogni categoria, avulsa dalla normale segmentazione. E il primo SUV che è anche un'Alfa Romeo si è trovato a proprio agio tra due ali di folla incantate dal rombo ipnotico del 2.9 V6 Bi-Turbo, una promessa della potenza che è in grado di sprigionare. Lasciata Parma di buon mattino, la Mille Miglia ha animato i ritmi lenti di un sabato mattina in Val Padana e le strade dolcemente ondulate, dopo Fidenza e verso Salsomaggiore. Passerella poi a Piacenza, in Piazza Cavalli: quelli di Stelvio e Giulia Quadrifoglio sono 510, e la piazza a malapena li conteneva tutti.
Ad Arese l'incontro tra la Mille Miglia e la scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team
A San Rocco al Porto si saluta l'Emilia Romagna: Lodi, la Mille Miglia rientra in Lombardia, la regione dove è stata concepita e realizzata. Un legame quest'anno ancora più forte e profondo, sancito dallo spettacolare passaggio a Milano in una Piazza del Duomo gremita e sorpresa. Succede tanto, a Milano, succede tutto: ma la Mille Miglia ancora no, e la città scopre un'emozione nuova. Quanti ingredienti, tutti insieme, e quante prime volte. Lasciato il traffico indulgente di Viale Certosa, la carovana ha effettuato un passaggio celebrativo ad Arese presso il Museo Storico Alfa Romeo dove si sono svolte alcune prove cronometrate sul circuito interno. Presenti anche Marcus Ericsson e Charles Leclerc, i piloti della scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team, che hanno guidato una Gran Premio Tipo B del 1932 e una 750 Competizione del 1955.
Piloti sul podio
I due piloti Marcus Ericsson e Charles Leclerc hanno anche salutato il pubblico sul palco di Brescia. Un tripudio Alfa Romeo con la tripletta a novant'anni dal primo successo del marchio alla Mille Miglia celebrato anche dal progetto "Alfa Romeo: la Mille Miglia in 90 luoghi".
La Mille Miglia 2018 è stata vinta dall'Alfa Romeo 6C 1500 GS Testa Fissa con equipaggio Tonconogy-Ruffini. Al secondo posto, a sole otto penalità di distanza dal vincitore, la stupenda 6C 1500 Super Sport del 1928, carrozzata dagli Stabilimenti Farina. È un vettura ufficiale della collezione FCA Heritage, normalmente in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo, e guidata da Giovanni Moceri con il co-driver Daniele Bonetti. Al terzo posto, l'Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato, condotta dall'equipaggio Vesco-Guerini.
Gli equipaggi FCA Heritage e i grandi ospiti Alfa Romeo
Piazzamenti onorevoli per le vetture Alfa Romeo iscritte da FCA Heritage, che hanno tutte concluso la 36esima rievocazione storica della Mille Miglia completando il tradizionale percorso Brescia-Roma-Brescia. La squadra ufficiale Alfa Romeo ha annoverato tra le sua fila professionisti delle corse e artisti di fama internazionale, tutti accomunati dall'amore per le auto d'epoca della Casa del Biscione. Ttra questi il bassista dei Coldplay Guy Berryman con il pilota Derek Hill a bordo della 1900 Sport Spider del 1954; Roberto Giolito con David Giudici su un'Alfa Romeo 1750 GS del 1930; mentre Paolo Spalluto e Ottaviano Checchi hanno condotto una 1900 C SS Touring del 1956. Non solo: si sono distinti a bordo di un'Alfa Romeo anche Axel Marx, che vanta una prestigiosissima collezione di centinaia di Alfa Romeo d'epoca, insieme a Fabrizio Buonamassa e Piero Pelù con la compagna Gianna Fratta, una delle direttrici d'orchestra più conosciute ed apprezzate nel panorama internazionale. La presenza del cantante e musicista fiorentino ha comprensibilmente scatenato l'entusiasmo della folla, che a ogni passaggio circondava la sua Giulietta Sprint del 1955. La sua vettura, che ha beneficiato recentemente di un accurato restauro, ha ricevuto il "Certificato d'Origine" di Alfa Romeo Classiche, il documento che riporta le specifiche di produzione del singolo numero di telaio contenute nei registri di produzione della Casa madre.
Va così dunque in archivio un'edizione eccezionale della Mille Miglia che ha ulteriormente consolidato, se possibile, il legame tra la "Freccia Rossa" e Alfa Romeo. Come colto tra le voci delle tribune accanto al podio, mai come quest'anno si può affermare che "Alfa Romeo è la Mille Miglia, e la Mille Miglia è Alfa Romeo".
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