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Marchionne: "Alfa Romeo non farà profitti nel 2018. Dobbiamo essere obiettivi: stiamo ricostruendo il marchio, le perdite si stanno riducendo, ma ovviamente abbiamo bisogno di più volumi". "Su Alfa Romeo e Maserati il lavoro è completo soltanto a metà".
Marchionne si è anche soffermato sull'ormai attesissimo appuntamento del 1° giugno prossimo, quando a Balocco verrà presentato il nuovo piano industriale 2018-2022. L'ad ha reso noto che in quell'occasione non verrà annunciato il nome del suo successore alla guida di FCA, confermando comunque la sua provenienza dalle fila del gruppo.
L'uscita di scena dell'attuale timoniere è prevista per il primo trimestre del 2019, a seguito della presentazione dei risultati dell'esercizio corrente. Che dovrebbero vedere l'azzeramento dell'indebitamento industriale netto ("forse ci riusciremo già entro sei mesi", si è sbilanciato l'ad), dimezzato quest'anno come da previsioni. L'obiettivo per il 2018 era scendere sotto quota 2,5 miliardi: il valore finale è stato di 2,39, contro i 4,59 del 2016.
Marchionne ha precisato che per rivedere al rialzo i target degli altri parametri c'è invece da aspettare il terzo trimestre e gli effetti della riforma fiscale dell'amministrazione Trump: il taglio dell'aliquota dal 35 al 21% "potrebbe portare un beneficio fiscale di circa 800 milioni di euro".
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