Facebook - Instagram - YouTube- redazionewm@outlook.com © FCA Italy: società italiana del gruppo FCA - Fiat Ambassador
Al salone italiano va in scena "Passione Classica Racing", un ampio spazio espositivo dove ammirare alcuni delle vetture da corsa più belle e famose al mondo.
In mostra i gioielli della preziosa collezione di FCA Heritage: le leggendarie Abarth 124 Rally Gr.4 (1975), Abarth 131 Rally Gr.4 (1976) e Lancia Stratos (1974).
Sullo stand anche la nuova Abarth 124 rally che ha esordito in questa stagione agonistica.
L'edizione 2017 del Motor Show di Bologna, in programma dal 2 al 10 dicembre, riserva alle vetture storiche un ampio spazio denominato "Passione Classica Racing" che, anche alla collaborazione con i più importanti musei, collezioni e registri di marca, consentirà al pubblico di rivivere le imprese sportive di alcuni dei modelli da corsa più famosi al mondo.
Protagonista dell'esposizione FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei brand italiani di FCA, che mette in mostra le iconiche vetture da rally degli anni Settanta, l'epoca universalmente considerata l'"età d'oro" di questa disciplina del motorsport. In esposizione tre modelli leggendari provenienti dalla collezione di FCA Heritage: Fiat 124 Abarth Rally Gr.4 (1975), Fiat 131 Abarth Rally Gr.4 (1976) e Lancia Stratos Gr.4 (1974). Al loro fianco un esemplare di Alfa Romeo Alfetta GT Gr. 2, appartenente a una collezione privata.
Al fianco della storica 124 Rally Gr. 4 i visitatori potranno ammirare la sua "discendente" attuale: la nuova Abarth 124 Rally, che ha esordito in questa stagione nella prima edizione del "Trofeo Abarth 124 Rally Selenia". È il modo migliore per ribadire il forte legame che da sempre unisce le vetture del passato e quelle di attuale produzione, un fil rouge che valorizza la memoria storica dei brand FCA e il loro patrimonio fatto di automobili e progettisti, corse e motori, design e innovazioni tecniche.
Infine, sullo stand sarà possibile conoscere in dettaglio i servizi di certificazione e restauro che FCA Heritage offre agli appassionati, e che sono disponibili anche attraverso la piattaforma web www.fcaheritage.com. Il portale mira a essere il punto di riferimento per tutti gli interessati alle storie, agli eventi e alle iniziative che coinvolgono le auto classiche dei brand italiani del Gruppo. Sul sito gli appassionati hanno l'opportunità di iscriversi alla Newsletter di FCA Heritage, per rimanere sempre aggiornati sulle attività e sui servizi che saranno progressivamente resi disponibili per i vari marchi del gruppo e avere la possibilità, per i proprietari delle auto storiche dei marchi Alfa Romeo, Fiat e Lancia, di richiedere online il "Certificato d'Origine" della propria vettura. I proprietari di vetture storiche dei marchi Lancia ed Abarth potranno infine richiedere informazioni sulle "Certificazioni di Autenticità" e i servizi di restauro offerti dalle Officine Classiche di FCA Heritage.
Fiat 124 Abarth Rally Gr.4
Rispetto alla Fiat 124 Sport Spider da cui è derivata, la Fiat 124 Abarth Rally Gr.4 è dotata di un motore più potente e il suo peso è notevolmente inferiore grazie al tettuccio e al cofano in fibra di vetro e alle porte in alluminio. A seguito di una messa a punto operata dalla Squadra Corse Abarth, la vettura ha debuttato nella stagione sportiva 1972 ed ha proseguito la propria importante carriera sportiva fino al 1975, per essere poi sostituita dalla 131 Abarth Rally nel 1976. Allestita con un motore da 1,756 litri in grado di erogare 200 CV di potenza, questa vettura può raggiungere una velocità massima di 170 km/h a seconda del rapporto al ponte. Ha al suo attivo due vittorie nel Campionato Europeo Rally (1972 e 1975) e la piazza d'onore del campionato costruttori per quattro stagioni consecutive (dal 1972 al 1975). Al Motorshow sarà esposto un esemplare con livrea bicolore giallo-rossa, la stessa con cui la 124 Abarth Rally si aggiudicò il titolo di vice campione mondiale nel 1974 e 1975.
Fiat 131 Abarth Rally Gr.4
Altrettanto leggendaria la seconda vettura dello Scorpione presente alla rassegna bolognese: la Fiat 131 Abarth Rally nella livrea dello sponsor Alitalia del 1978. Basata sulla carrozzeria a 2 porte della prima serie, la Fiat 131 Abarth Rally era equipaggiata con un 4 cilindri bialbero derivato dal 2 litri Fiat e sviluppato da Abarth. La cilindrata era di 1.995 cm3, e la potenza di 140 CV della versione stradale lievitava sino a 235 in quella da corsa. Era il "periodo d'oro" del cosiddetto gruppo 4: il regolamento tecnico che consentiva la trasformazione di berline familiari "per tutti i giorni" in autentiche auto da corsa. Al suo debutto nel 1977, con la Fiat 131 Abarth Rally il marchio conquistò per la prima volta il titolo mondiale costruttori. Con i piloti Walter Röhrl e Markku Alén, nel 1978 riuscì a difendere il titolo. Il duo tedesco-finlandese vinse il titolo anche nel 1980 e Röhrl in quell'anno, con quattro vittorie, divenne campione mondiale piloti. Se già nel 1977 e 1978 ci fosse stata una classifica ufficiale dei piloti, Alén sarebbe stato il campione mondiale. L'esemplare in mostra sullo stand presenta l'iconica livrea tricolore dello sponsor Alitalia, con cui la 131 corse nelle stagioni 1978 e 1979.
Lancia Stratos Gr.4 (1974)
Completa l'esposizione un affascinante esemplare della Lancia Stratos del 1974 caratterizzata dalla livrea bianco-rosso-nera dello sponsor Pirelli. Il mitico modello Stratos garantì alla casa Lancia il dominio assoluto del mondo dei rally fino a metà degli anni 70. All'epoca il direttore sportivo Cesare Fiorio sfruttò tutte le possibilità del regolamento per creare - sotto il suo coordinamento - la prima auto costruita con il solo ed unico scopo di vincere i rally. La coupé due posti è caratterizzata dall'iconica linea cuneiforme, e il suo sei cilindri da 2,4 litri originariamente proveniente dalla Ferrari, con una potenza che a fine carriera raggiunse i 300 CV, è situato alle spalle di pilota e copilota, allo scopo di ottimizzare il peso.
Prodotta nella versione ufficiale da corsa (con testata prima a 12, poi a 24 valvole) in 26 esemplari su un totale di circa 500, la Stratos conquistò un numero straordinario di vittorie, tanto da essere definita l'"arma assoluta" dei rally. Fra l'altro vinse per tre volte consecutive il rally di Monte Carlo e si aggiudicò tre titoli nel campionato mondiale costruttori (dal 1974 al 1976) ed altrettanti nell'europeo piloti, oltre alla vittoria (nel 1977, con Sandro Munari) della Coppa Mondiale FIA piloti rally.
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