Nuovo sito www.passioneautoitaliane.it
Nel 2020 arriverà il Nuovo Fiat Ducato e sarà sempre produtto ad Atessa, in Abruzzo. Sarà ancora più flessibile per il mercato che lo richiede sempre più adattabile a nuove trasformazioni. Sono previsti anche motori ibridi ed elettrici.
Trentacinque anni di successi e primati per il modello-simbolo di Fiat Professional, ancora oggi uno dei più apprezzati in Europa grazie alla sua versatilità, alla potenza dei motori e ai ridotti costi d'esercizio. Ripercorrere la storia di Ducato significa sfogliare le pagine più belle di questo settore
Il 23 ottobre del 1981 usciva dalle linee della Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri), in Val di Sangro, il primo esemplare di Ducato, un modello straordinario che ha rivoluzionato il segmento dei furgoni gran volume grazie alla trazione anteriore, alla potenza dei motori e allo spazioso vano di carico. E ancora oggi la sua produzione prosegue in quella che è la più grande fabbrica in EMEA per i furgoni medio-grandi (nel 2015 ha tagliato il traguardo di cinque milioni di veicoli prodotti).
Nel corso degli anni, il modello ha via via affinato le proprie caratteristiche diventando un punto di riferimento , un trendsetter prodotto in oltre 10.000 varianti e venduto in più di 80 Paesi al mondo. Inoltre le numerose versioni di carrozzeria e l'efficienza del telaio l'hanno reso il numero uno per gli allestitori di veicoli per usi speciali e camper.
Già la prima serie di Ducato (1981-1990) vide l'adozione di soluzioni innovative come il motore anteriore trasversale e trazione e serbatoio riuniti in un unico modulo con la cabina. Queste caratteristiche hanno reso possibile la realizzazione di una varietà di modelli fino ad allora inimmaginabile. La carrozzeria era già fornita in due altezze del tetto e nelle varianti furgonato, Combi, Bus e autocarro. I due passi (2.923 e 3.653 millimetri) permisero al furgone di raggiungere una volumetria di 9,8 metri cubi e consentirono un peso complessivo ammesso sino a 28 quintali. Nel 1984 l'utilizzo di ammortizzatori inclinati rese il vano di carico perfettamente piano, e nel 1985 la versione Maxi portò il carico massimo addirittura a 35 quintali. Infine, nel 1989, fece la sua comparsa il Fiat Ducato con trazione integrale della Steyr-Puch.
Con la seconda serie (1990-1994), a dieci anni dalla sua immissione sul mercato, Ducato porta al debutto la trazione integrale e taglia un primo traguardo: il primo ottobre 1991 esce dalla catena di montaggio l'esemplare numero 500.000. La potenza del turbodiesel da 2,5 litri fu portata a 70 kW (95 CV) e per la prima volta fu impiegata una tecnologia di propulsione innovativa: il Fiat Ducato Elettra alimentato esclusivamente a energia elettrica. All'offerta si aggiunse inoltre un terzo passo (3.200 millimetri).
Nel 1994, è la volta della terza generazione (1994-2002) che migliorò il CX (scese a 0,35) e sviluppò un nuovo modo di concepire la cabina del veicolo in ottica professionale: infatti, per la prima volta nel settore la leva del cambio è integrata nella consolle centrale rendendo così fruibile la parte centrale del pavimento e facilitando l'accesso da entrambe le porte e dalla cabina al vano di carico: in questo modo miglioravano l'ergonomia e la produttività. La stampa specializzata riconobbe l'innovazione e l'approccio al cliente di Ducato assegnandogli il titolo di "International Van of the year 1994".
Ulteriori passi avanti verso il comfort hanno caratterizzato gli anni 2000. Ad esempio, nel 2002, con la quarta serie (2002-2006) comparirono la regolazione dell'altezza del sedile e il volante a tre razze regolabile in altezza. Ducato si sviluppò anche dal punto di vista del motore. Infatti, nel 2002 adotta per la prima volta un motore Common Rail a iniezione diretta - un importante passo avanti in termini di prestazioni, silenziosità e alta efficienza. Inoltre, Ducato aprì l'era dei carburanti alternativi con i suoi motori a benzina/metano: erano le basi per l'affermazione del marchio come leader del mercato europeo nel settore dei veicoli commerciali alimentati a metano.
La quinta generazione di Ducato entra in scena nel 2006, ampliando la gamma e aumentando ulteriormente la flessibilità: basti pensare che è stato il primo furgone a trazione anteriore a offrire un volume di 17 metri cubi. Ma soprattutto conquista il primato in termini di costi di gestione e manutenzione, oltre che per consumi ed emissioni, grazie a un'ampia gamma motori diesel basati sulla tecnologia MultiJet di seconda generazione.
Si arriva così al 2014 quando fa il suo esordio la sesta generazione che vanta il maggiore carico sull'asse anteriore (fino a 21 quintali) e il maggiore carico sull'asse posteriore nei veicoli con asse posteriore semplice (fino a 25 quintali), nonché la portata più elevata. Come furgonato, Ducato può raggiungere un carico massimo di 21 quintali. Inoltre, per la prima volta è disponibile con sospensioni pneumatiche sull'asse posteriore.
Nel corso degli anni Ducato ha valicato le frontiere europee per raggiungere Russia, America Latina, Medio Oriente e Australia. Oggi è commercializzato in più di 80 Paesi nel mondo, compreso il Nord America che dal 2013 lo vede protagonista con il nome "PROMASTER" sotto il marchio RAM. Prodotto in 3 Paesi (Messico, Brasile e Italia) e commercializzato in tutto il mondo, Ducato è davvero un veicolo globale e con la sua sesta generazione guiderà la crescita di Fiat Chrysler Automobiles nel settore dei veicoli commerciali leggeri.
Commenti
Posta un commento