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(FOTO RITOCCATA AL COMPUTER PARTENDO DALLA GIULIA QUADRIFOGLIO CHE NON ANTICIPA L'ASPETTO DELLA GIULIETTA IN PROGRAMMA)
Entro i primi mesi del 2017 arriverà l'Alfa Romeo Stelvio, che sarà seguito da un altro SUV. Avrà dimensioni maggiori rispetto allo Stelvio. Una Suv di grandi dimensioni significa buoni margini di guadagno, preziosi nello sviluppo della futura Alfetta e del resto della gamma: fare utili con le Suv per finanziare il resto dei prodotti.
Per l'Alfa Romeo Giulietta, stando alle ultime indiscrezioni, pare sia stata data luce verde. Il problema da risolvere è di natura tecnica: quale piattaforma utilizzare? Evolvere quella attuale a trazione anteriore oppure adattare quella della Giulia a trazione posteriore? Reid Bigland (responsabile dell'Alfa Romeo) ha detto ad Autocar: “La piattaforma Giorgio ha grandi potenzialità, ma quante auto a trazione posteriore ci sono in questo segmento? È una razza morente. Ci distinguerebbe, ma dobbiamo guardare approfonditamente a cosa chiede il mercato”. I costi per adattare il pianale Giorgio sarebbero molto alti, ma in Alfa Romeo c'è una forte spinta in questa direzione per realizzare un'auto dalle grandi doti dinamiche e giustificare prezzi più alti. La Giulietta non vedrà la luce prima del 2019.
Si starebbe lavorando anche ad una coupé e la sua variante spider, che dovrebbe vedere la luce nel 2020. Per quel che riguarda la MiTo per ora si continuerà a migliorare quella attuale, ma ci potrebbe essere un modello che andrebbe a sostituire l'attuale modello, che Bigland considera ancora rilevante per l'Europa, ma il Biscione deve prima risolvere una serie di interrogativi legati alla parte tecnica, e quindi non è da escludere il suo arrivo. Clicca qui per la nostra prova dell'Alfa Romeo Mito Veloce
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