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Le sfide di Marchionne sono: Alfa Romeo, ricerca del terzo alleato e di un socio industriale, vendita a Samsung di Magneti Marelli.
Notizia positiva per gli operai di Cassino: oltre a Giulia, la cui produzione è in corso, la fabbrica sfornerà anche Stelvio, che beneficerà della stessa piattaforma della berlina. Il Suv sarà presentato all'Auto Show di Los Angeles, in novembre. La nuova scommessa sul Biscione, dunque, continua, e a fine agosto si dovrebbero conoscere i dati di vendita della berlina Giulia. Fim-Cisl evidenzia come, con Giulia, Maserati Levante e quindi con Stelvio, la percentuale di auto di fascia medio alta prodotte crescerà, nel secondo semestre, dal 58% del 2015 al 62%, rispetto al 20% rappresentato nel 2012. Modelli di questa categoria significano più margini per l'azienda. «A Cassino - commenta Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl - si prospetta un secondo semestre di piena occupazione». Il sindacato quantifica in 4.678 le Giulia prodotte al 30 giugno, mentre le Giulietta realizzate, sempre a Cassino, nei primi sei mesi, sono 36.473 rispetto alle 45.668 dell'intero 2015.
La ricerca di un alleato. Tutti i «big» hanno risposto picche a Marchionne. A questo punto, tutto fa prevedere che a chiudere il cerchio, sarà il presidente John Elkann, una volta che Marchionne avrà lasciato l'incarico di ad nella primavera del 2019.
La possibile vendita di Magneti Marelli a Samsung, dovrebbe essere definita entro l'anno. Fca ha un gran bisogno di denaro fresco (l'operazione Marelli varrebbe circa 2,7 miliardi) per abbattere il debito e soprattutto per affrontare gli investimenti relativi allo sviluppo di motori elettrici, ibridi e sulla guida autonoma. E se l'accordo su Marelli, visti i buoni rapporti tra Elkann e il vicepresidente di Samsung, Lee Jae Yong, che siede nel board di Exor, sfociasse in una partnership industriale con Fca o in qualcosa di più? Per Dodge Dart e Chrysler 200 (che stanno per uscire di produzione) si cerca un partner. I cinesi di Gac, già soci di Fca, potrebbero sfruttare l'occasione per entrare nel mercato statunitense.
Soddisfatto il sindacato Fim-Cisl, il cui segretario nazionale Uliano ha fatto il punto sul primo semestre: «Le nostre scelte su Fca - afferma - sono risultate determinanti per l'andamento del settore e l'occupazione. Tra gennaio e giugno, con più di 525mila tra auto e furgoni, è stata quasi raggiunta la produzione del 2014». La stima Fim-Cisl per il 2016 è di 720mila unità prodotte in Italia, oltre un milione se si considerano anche i veicoli commerciali.
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