John Elkann, presidente di FCA e di Exor, parla del consolidamento nel settore auto. "Per FCA, guardando alla possibilità di fare qualcosa con 'Quelli Grossi', le nostre analisi interne indicano che si potrebbe ottenere un risparmio vicino ai 10 miliardi di dollari l'anno. Se si proietta questo valore nel tempo, inizia a diventare molto interessante. Ma bisogna essere in due per ballare il tango (scrive Elkann nella lettera agli azionisti di Exor), parte dei nostri concorrenti sono impegnati con le grandi opportunità che la tecnologia 'dirompente' ha da offrire".
"Alcuni dei concorrenti di FCA sono convinti che non abbia senso impegnarsi a 'insistere con il passato', ma che si debba invece abbracciare il cambiamento dirompente con nuove tecnologie e modelli di business che riguardano il 'settore della mobilità', un mercato due volte più grande di quello relativo alla sola vendita di nuovi veicoli". "Non c'è dubbio che in questo decennio vedremo un massiccio cambiamento come risultato dell'elettrificazione e di altre tecnologie applicate all'auto, spinte principalmente dalla necessità di rispettare la crescente regolamentazione ambientale. Ciò ha anche portato a molte innovazioni nei motori a combustione tradizionali e, se si guarda all'equazione costo totale/ambiente, non è chiaro chi ne esce vincente".
"Non c'è dubbio che fusioni e integrazioni sono difficili da realizzare e che non tutte hanno successo. Ma come Sergio Marchionne ha dimostrato con la creazione di FCA, possono funzionare se vengono portate avanti nel rispetto delle culture e in maniera razionale". "Anche con il car sharing, le vendite totali di auto cresceranno da 87 milioni di unità nel 2015 a 116-125 milioni di unità nel 2030. Pure nell'ipotesi di uno scenario caratterizzato da cambiamenti dirompenti, i veicoli condivisi rappresenteranno solo il 9% delle vendite di nuove automobili. Quindi, il 90% e oltre dei veicoli sarà comunque venduto a singoli automobilisti, proprio come avviene oggi. Entro il 2030, in uno scenario di cambiamenti dirompenti, la quota di nuovi veicoli venduti dotati di autonomia di 4° livello, cioè le auto che si guidano completamente da sole, sarà pari solo al 15% del totale". "Quindi l'85% delle auto non saranno completamente autonome e avranno bisogno di qualcuno che le guidi". "In definitiva, anche in uno scenario di grandi cambiamenti, le vendite di auto nuove aumenteranno dai 2,75 trilioni di dollari del 2015 a 4 trilioni nel 2030, un settore ancora enorme. I vecchi e noiosi produttori di autoveicoli dovranno capire come renderlo redditizio. Il buonsenso mostrato da Sergio ai tempi dell'alluminio è prezioso e valido ancora oggi e il suo approccio pragmatico è di lavorare insieme ai nuovi protagonisti del settore piuttosto che in competizione con loro".
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