Secondo Sergio Marchionne (AD di FCA) “non c’è nessuno nel mondo dell’automotive capace di guadagnare producendo auto elettriche e ibride”, che “non è detto che tutte queste innovazioni presentate dagli altri poi si trovino in strada e infatti molti vendono dopo 5 anni. Inoltre non c’è alcuna tecnologia nel salone di Ginevra che FCA non abbia la possibilità di introdurre sulle sue vetture” chiudendo la vicenda per dire che “sull’ibrido non riusciamo a mantenere i margini perché ora ha parecchi costi. Una Panda ibrida e connessa costerebbe 25mila euro, non li digerirebbe nessuno. Ecco perché scapicollarsi per perdere soldi non ha senso”. Nello stesso tempo, è entrata in produzione in America la prima ibrida del gruppo FCA, la Chrysler Pacifica e la nuova Alfa Romeo Giulia è dotata di un buon livello qualitativo di tecnologia di assistenza alla guida.
A Ginevra Marchionne ha smentito seccamente qualsiasi trattativa soprattutto di avere in corso dialoghi con PSA. E allo stesso tempo, dall’America (oltre ad un ventilata nuova partnership con Mazda sui Suv) arriva la voce di insistenti pressioni da parte FCA su Apple per diventarne il braccio automobilistico.
Sul fronte Elkann, invece, sarebbe più gradita e forse più semplice la soluzione PSA. Sullo sfondo, in dissolvenza, le parole dello stesso Marchionne su Volkswagen “sicuramente più vicina a noi come struttura produttiva”.
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