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Storia della Fiat Punto Evo


La Fiat Punto Evo è stata prodotta a partire dal 2009 dopo la presentazione ufficiale avvenuta nel settembre dello stesso anno. Commercializzata in Italia a partire dal novembre 2009 nasce come vettura destinata a raccogliere in parte l'eredità della Grande Punto, senza sostituirla nella gamma. La vettura corrisponde all'evoluzione della terza generazione della serie Punto (infatti in molti paesi continua a essere venduta come Fiat Punto) e l'aggettivo Evo è stato aggiunto al lancio per distinguerla dalla Grande Punto. Nel 2012 viene presentata dalla FIAT il modello Punto 2012, che unisce, di fatto, i modelli Grande Punto e Punto Evo; decretando la fine della produzione di questi ultimi.



La Punto Evo è di fatto un profondo restyling della Grande Punto, il più deciso dall'anno del suo esordio. La Punto Evo è stata presentata al salone dell'automobile di Francoforte il 15 settembre 2009. La vettura misura 4,065 metri di lunghezza, con un aumento di tre cm rispetto al passato, mentre sono rimaste immutate larghezza, altezza e passo, che rimangono attestate rispettivamente a 169, 149 e 251 centimetri. Questo restyling è frutto di un investimento pari a 220 milioni di euro da parte della casa che ha voluto incrementare oltre alla qualità anche l'immagine di questo modello che risulta essere una delle vetture di maggior successo nella storia della casa torinese con oltre 7 milioni di esemplari prodotti.

I mutamenti del design hanno riguardato in special modo il frontale: il paraurti è stato diviso da un grosso fascione, destinato ad ospitare la targa del veicolo, compreso tra due parti in griglia, delle quali la sottostante è più alta ma meno larga rispetto alla sovrastante. Una linea cromata che accoglie il marchio Fiat (simile a quella già presente nella 500) è accompagnata ai propri estremi dai due gruppi ottici che sono stati sollevati in parte ridisegnati. La parte posteriore vede l'introduzione di una nuova fanaleria a LED e di una componente ospitante la targa che segue una linea orizzontale nella parte superiore e più sinuosa in quella più bassa.



Le modifiche di stile hanno interessato anche gli interni, totalmente ridisegnati; il centro stile Fiat ha concentrato molte energie e una rilevante parte delle risorse economiche per sostituzione totale dei pannelli interni della vettura per renderli più moderni e meglio rifiniti. L'abitacolo ora presenta elementi curvilinei, laccature e inserti più elaborati oltre che inediti materiali, così come i sedili, il risultato è un ambiente meno sportivo ma più contemporaneo. Completamente rinnovata anche la strumentazione, mentre i vani portaoggetti sono aumentati. In questa nuova versione della punto i fendinebbia con funzione adattativa cornering che seguono i movimento dello sterzo e sono integrati nella presa d'aria centrale inferiore del paraurti, in posizione più centrale.

Il progetto è stato decisamente dispendioso, non solo in termini economici ma anche in personale utilizzato: ha interessato un corposo team di stilisti, ricercatori e progettisti, diretti da Roberto Giolito. I nomi che hanno partecipato a questo progetto sono stati: Stefano Benedetti, Marco Bertolazzi, Giampiero Briguglio, Luciano Caggianello, Roberto Corongiu, Pablo D'agostino, Alberto Dilillo, Roberto Fasano, Cristina Girino, Roberta Ghione, Tiziana Longo, Kang Taehoon, Maurizio Tocco e Valentino Vagelli; molti bozzetti degli studi di stile esterno sono firmati da Ruben Wainberg.

Allo stesso modo di serie sono i nuovi airbag per le ginocchia, aggiunti a tutti gli allestimenti che rimangono immutati. La strumentazione di bordo è caratterizzata da un nuovo sistema di navigazione satellitare, con supporto dedicato, denominato Blue&Me-TomTom che agisce sulla gestione, attraverso uno schermo interattivo touch-screen, delle funzioni combinate di indicazione ai fini della navigazione e di telefono.



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