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Sergio Marchionne parla degli aggiornamenti del piano industriale, e dice: "Voglio darvi qualche motivo di conforto. Penso che abbiamo un controllo adeguato dello sviluppo strategico di questo difficile business per navigare in acque difficili. Negli ultimi due anni", ha sottolineato, "abbiamo creato un'organizzazione più difensiva e una struttura di capitale più duratura e abbiamo preso iniziative decisive per una cornice produttiva più adeguata rispetto a una domanda che cambia rapidamente. Dobbiamo riuscire ad attraversare il deserto e alla fine di questo viaggio saremo in una situazione migliore".
Nei prossimi 18 mesi FCA, ha spiegato, "continuerà i contatti con i partner potenziali" che possano aiutare il gruppo a continuare a "coprire" i segmenti delle auto medie, dal momento che la Dodge Dart e la Chrysler 200 potrebbero "terminare la loro corsa" nei prossimi anni, vista anche la necessità di reindirizzare le fabbriche Usa per creare capacita produttiva addizionale là dove il mercato lo richiede (Jeep e Ram, in particolare).
I risultati dei test sulle emissioni condotti sui modelli FCA "su strada sono uguali a quelli in laboratorio", ha spiegato Marchionne. Il top manager ha poi detto: "faremo controlli random sui modelli per verificare che le norme siano sempre rispettate". Marchionne ha ribadito che nel medio termine il 50% della flotta sarà ibrida.
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