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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

FCA investe per lanciare 80 nuovi modelli e per modernizzare gli stabilimenti


John Elkann (presidente di FCA) ha ricordato che il piano industriale 2014 - 2018 richiede “un capitale notevole: per lanciare circa 80 nuovi modelli la società investirà circa 55 miliardi di euro, di cui circa 8 miliardi contabilizzati a conto economico come Ricerca & Sviluppo. Il resto, per due terzi investito negli stabilimenti e nelle linee di montaggio, verrà capitalizzato". Inoltre
dichiara: "Abbiamo tanta fiducia nel futuro di FCA. Per questo abbiamo investito 886 milioni di dollari nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso il 15 dicembre 2014.

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