Il segreto delle prestazioni nella Formula 1 moderna si può andare a cercare nella simulazione. Negli ultimi anni, infatti, gl'investimenti in questo settore sono diventati sempre più importanti perché sostituiscono - di fatto - i test che prima si effettuavano in pista. L'adozione di sistemi sofisticati ha permesso ai team di cambiare approccio lavorativo anche durante i weekend di gara: mentre una volta si arrivava alle prove libere con la smania di trovare un assetto decente per la gara, oggi gli ingegneri preparano già la configurazione ideale al simulatore, consentendo ai piloti di andare in pista più tranquilli, con il solo compito di eventuali affinamenti.
A Maranello si lavora senza sosta, in tutti i settori, per tornare all'apice della Formula 1. Il primo passo è stato quello di rinnovare la galleria del vento, adeguandola ai nuovi standard di qualità. Ma il processo evolutivo del Cavallino Rampante passa anche per un simulatore migliorato. In questi giorni, infatti, la Ferrari manda ufficialmente in pensione il vecchio software, per passare a un nuovo prodotto della rFpro, azienda inglese specializzata nella simulazione di guida. A confermarlo è lo stesso Giacomo Tortora, responsabile della dinamica del veicolo della Scuderia Ferrari: "Abbiamo testato ogni cosa del nuovo prodotto, la larghezza della banda e la latenza, la qualità dei dati sulla superficie stradale e la precisione visiva dei circuiti riprodotti digitalmente. E siamo giunti alla conclusione che il programma della rFpro è soddisfacente e lo abbiamo installato subito senza attendere ulteriori test".
Un cambio repentino che, soprattutto a tre gare alla fine del Mondiale, potrebbe avere ripercussioni negative. La Ferrari ha però abbracciato la cultura del rischio e non ha voluto attendere oltre, anche per portarsi avanti nella preparazione della prossima stagione. Chris Hoyle, direttore tecnico della rFpro, ci ha tenuto a sottolineare questo aspetto: "La decisione di modificare il software operativo a stagione in corso, con il rischio di effettivi ritardi nello sviluppo della vettura attuale, sottolinea quale sia la portata del miglioramento a disposizione con il nuovo simulatore".
L'ingegner Tortora ha poi spiegato che a convincere maggiormente i tecnici di Maranello a cambiare il modello di simulazione è stato soprattutto il livello di riproduzione del tracciato, denominato TerrainServer: "Questo sistema cattura ogni punto LIDAR, ricavato con rilevazione laser, e digitalizzato all'interno della superficie di contatto dello pneumatico, integrandolo in modo da fornire al nostro modello di veicolo la più realistica
tenuta di strada possibile, migliorando la sensazione di guida del pilota e la produzione di dati più affidabili. Inoltre, il nuovo software riduce i tempi di aggiornamento a un solo fotogramma di latenza rispetto al nostro modello di veicolo e di proiezione".
Non è un caso che il software della rFpro sia in dotazione anche alla McLaren, che può già contare su un modernissimo ed efficace simulatore, installato nella sede di Woking. Questo è un grosso investimento per la Casa del Cavallino, che prosegue così nel processo di rinnovamento di infrastrutture e mezzi, con l'unico scopo di riaprire al più presto un nuovo ciclo vincente nel Circus.
Fonte quattroruote.it
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