Per la prima volta oggi, i sindacati firmatari del contratto nazionale di Gruppo con la Fiat hanno avuto l'occasione di visitare le nuove linee di montaggio di Mirafiori dove verrà prodotta la Maserati Levante. Le sigle che hanno sottoscritto i nuovi accordi con l'azienda si sono recate stamattina presso l'impianto torinese, che proprio con l'arrivo della nuova sport utility compirà il primo passo del suo rilancio.
La produzione della Levante a Mirafiori, da sola, non basterà a chiudere la fase di cassa integrazione in cui si trova la fabbrica, ma rappresenterà l'inizio di quel riassorbimento dei dipendenti in cig di cui a più riprese ha parlato l'azienda. Attesa entro la fine del 2015, la Suv Maserati impone di lavorare a ritmi serrati per la ristrutturazione e l'adeguamento degli impianti alle più recenti norme di sicurezza, operazioni del resto già avviate e sui cui tempi si potrebbe capire qualcosa in più proprio nella giornata odierna.
Dopo la Levante, è possibile che a Mirafiori arrivino anche i nuovi prodotti del marchio Alfa Romeo, la Suv e l'ammiraglia: dalla loro assegnazione, ancora in bilico tra l'impianto torinese e la fabbrica di Grugliasco, dipenderà il ricollocamento degli operai ancora in cassa in una delle due sedi produttive. Già lo scorso giugno, del resto, era stato deciso il trasferimento di 500 dipendenti da Mirafiori all'impianto intitolato a Gianni Agnelli. La questione dei modelli Alfa, in ogni caso, è ancora lontana da una decisione risolutiva.
L'unico punto fermo per il Biscione, allo stato attuale delle cose, è l'assegnazione della Giulia a Cassino. Per gli altri due modelli i tempi sono ancora lunghi, e dunque dobbiamo limitarci a formulare ipotesi. In primo luogo va considerato che a Grugliasco si lavora già di sabato, e si producono 150 auto al giorno tra Ghibli e Quattrorporte, come ci ha spiegato Harald Wester nel nostro incontro al Salone di Parigi: è dunque difficile ipotizzare un'ulteriore saturazione delle linee.
Al contrario, Mirafiori si trova nella situazione opposta, con centinaia di addetti ancora in cig, e una buona parte delle strutture attualmente inutilizzata. Senza contare che sul piano
logistico e organizzativo, la scelta più logica - almeno per la Suv Alfa - pare quella di prevederne la produzione sulle stesse linee della sorella Levante, che verrà assemblata esclusivamente nelle strutture di corso Tazzoli.
Fonte quattroruote.it
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