Alla 31° edizione partecipano Alfa Romeo e Abarth ribadendo la propria volontà di giocare un ruolo da protagonisti in questo settore in continua crescita, che conquista trasversalmente sempre di più gli amanti delle automobili e degli stili di vita "vintage", aggiungendo valore al comparto dell'auto moderna.
Per accogliere un pubblico di appassionati ed esperti, i marchi Alfa Romeo e Abarth sono presenti con due aree espositive capaci di esaltare la più autentica passione per l'automobilismo, di ieri e di oggi. In particolare, nel corso della prestigiosa rassegna è possibile ammirare alcuni esemplari storici dei due brand insieme alle ultimissime novità di attuale produzione: è il modo migliore per ribadire con forza l'unicità dei singoli marchi nel panorama mondiale, un patrimonio fatto di vetture e progettisti, corse e motori, eleganza e innovazione che hanno segnato il progresso tecnologico e le vicende sportive del Novecento.
Alfa Romeo
Dalla collezione del Museo Storico Alfa Romeo giungono due preziosi esemplari che hanno fatto la storia dell'automobilismo sportivo del secolo scorso: la P2 Gran Premio (1924) e la 8C 2300 tipo "Le Mans" (1931). Al loro fianco due vetture - Giulietta Sprint (1954) e Alfetta GTV Turbodelta (1979) - appartenenti a collezionisti privati, oltre alla nuovissima Giulietta Sprint che rende omaggio alla capostipite di un'intera classe di automobili, le moderne Gran Turismo, oltre che uno dei prodotti emblematici del Made in Italy: l'iconica Giulietta Sprint del 1954.In dettaglio, l'affascinante P2 Gran Premio (1924) è la prima vettura Alfa Romeo con un motore a 8 cilindri, la prima progettata da Vittorio Jano e la prima Alfa Romeo a vincere un Titolo Mondiale nel 1925 con Brilli-Peri. L'esordio della P2 avviene al Circuito di Cremona del 1924, gara in cui mette subito in luce la sua superiorità. Le vittorie della P2 proiettano l'Alfa Romeo nell'olimpo dei costruttori più prestigiosi, facendole acquistare un'enorme notorietà in tutto il mondo e dando inizio alla sua epopea sportiva, preludio ai successi degli anni Trenta. L'otto cilindri in linea della P2 ha una cubatura di 1987 cc per una potenza di 155 CV (175 nell'ultima evoluzione) che lancia la vettura a 225 km/h.
Restaurata lo scorso anno e oggi esposta per la prima volta a un salone, la preziosa 8C 2300 tipo "Le Mans" (1931) è un a vera e propria leggenda dell'automobilismo sportivo, come dimostrano le quattro vittorie consecutive - dal 1931 al 1934 - della "24 Ore di Le Mans". Proprio questa vettura del Museo Alfa Romeo è stata, nel giugno del 2013, una tra le guest star durante i festeggiamenti per i novant'anni della maratona de La Sarthe. Progettata da Vittorio Jano, la 8C 2300 è equipaggiata con un motore a otto cilindri in linea biblocco, due blocchi da quattro cilindri, alimentato da un compressore a lobi per una potenza massima di 155 CV che spinge la vettura a una velocità massima di 200 km/h.
La "8C", vera e propria serial-winner, oltre alla 24 Ore francese, ha trionfato alla Mille Miglia, alla Targa Florio, alla 24 Ore di Spa-Francorchamps e, nelle versioni "Grand Prix", in numerosissimi gran premi internazionali. La "8C 2300" in configurazione "Le Mans" è stata realizzata in 9 esemplari tra il 1931 e il 1933.
Al fianco di queste rarità è in mostra la nuova Giulietta Sprint che ha esordito, in anteprima mondiale, al recente Salone di Parigi. Caratterizzazione estetica più marcata, prestazioni esaltanti e dotazioni tecnologiche al top, rendono questa nuova versione l'erede naturale della storica Giulietta Sprint che 60 anni fa conquistò gli appassionati di tutto il mondo. Fu proprio la Giulietta negli anni Cinquanta a far sognare gli automobilisti rendendo per la prima volta accessibile il desiderio di possedere un'Alfa Romeo. Oggi tocca alla nuova Giulietta Sprint raccogliere il testimone e confermare nuovamente quel "fil rouge" indissolubile tra le vetture del passato e quelle di attuale produzione.
Abarth
Sullo stand Abarth allestito a Padova il pubblico può ammirare la Abarth 695 storica e la nuovissima Abarth 695 Biposto - "la più Abarth di tutte le Abarth" - che le rende omaggio nel suo 50esimo anniversario.
In dettaglio, la Fiat Abarth 695 Assetto Corse del 1970 - di proprietà di un collezionista privato - ha una cilindrata totale di 689 cm³ ed è caratterizzata dal portellone posteriore rialzato dai fermi al fine di aumentare il raffreddamento del motore stesso e quindi migliorarne l'efficienza. Tra le peculiarità dell'esemplare che corse negli anni Settanta si segnalano il cruscotto con strumentazione specifica - tachimetro, contachilometri, contagiri, indicatore livello benzina e indicatore temperatura olio - volante a 3 razze, carburatore doppio corpo Solex C 28 PBJ montato su apposito alloggiamento in alluminio, coppa olio in alluminio, sistema di aspirazione e scarico dei gas specifici.
Sintesi ideale tra le vetture stradali e quelle da corsa, la seconda vettura Abarth esposta a Padova è la 695 biposto. In vendita da giugno, la piccola supercar ha già conquistato il suo primo successo: gli ordini ricevuti finora superano già la capacità produttiva dell'anno in corso. Dopo essere stata testata durante i principali eventi automotive europei cui ha preso parte (Goodwood, Festival of Speed, LeMans Classic, Lignières Historique, Salon Privée e Gumball 3000), l'ultima nata della gamma Abarth è pronta a scaricare tutti suoi 190 cavalli per le strade europee, con le prime consegne previste già per fine anno.
Abarth ha voluto sfidare se stessa, cercando il bilanciamento perfetto per portare su strada una vettura che, nel rispetto delle regole, garantisse prestazione e sensazioni 'da pista'. Abarth
695 Biposto è il risultato di questa entusiasmante ricerca: motore 1.4 T-jet da 190 CV (il più potente mai installato su una Abarth stradale), soli 997 Kg di peso , un rapporto peso potenza di soli 5,2 Kg/CV (il migliore della sua categoria) e accelerazione 0-100km/h in soli 5.9'', un'agilità da primato grazie anche alle carreggiate allargate e al corpo vettura compatto. Inoltre, è la prima vettura stradale al mondo, attuale e di categoria, equipaggiata con cambio a innesti frontali con comando ad H.
Fonte Alfa Romeo e Abarth Press
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