Marchiare il mito attraverso tre lettere dell’alfabeto: questo è avvenuto con la sigla Gran Turismo Alleggerito, una sigla che ha cambiato la storia delle competizioni sportive (e non solo) e che ancora oggi suscita un brivido nella schiena e suggestiona il pensiero.
Il contesto in cui nasce la GTA è da inquadrare a seguito del debutto della Alfa Rome Giulia GTavvenuto nel 1965 nel momento in cui l’Alfa Romeo deve lanciare un’auto di categoria Turismo capace di imporsi in gara tanto quanto nell’immaginario collettivo come vettura vincente in un’epoca in cui i piloti passano senza troppa fatica dal guidare una monoposto alle divertenti categorie a ruote coperte.
L’Alfa Romeo ha necessità di inserire tra le proprie fila una sostituta per l’ottima Giulia berlina TIche però fatica a stare al passo delle Lotus Cortina; le sconfitte si susseguivano e Giuseppe Luraghi, all’epoca presidente della Casa del Portello, portò il progetto sotto egida indiretta dell’Autodelta. E’ il 18 febbraio 1965 quando allo stand Alfa Romeo del Salone di Amsterdam viene presentata l’evoluzione della Giulia GT presentata nell’autunno del ’63: la versione stradale realizzata per ottenere l’omologazione agonistica dell’omonima vettura da corsa che di li a poco esordirà sui tracciati di tutta Europa.
Le intenzioni sono subito chiare a tutti: già da una prima occhiata la carrozzeria si differenzia molto dalla Giulia GT da cui si differenzia per la brutale cura dimagrante a cui è stata sottoposta per essere Alleggerita.
L’operazione avviene grazie all’utilizzo di lega leggera per le parti portanti e di Peraluman 25, una lega di alluminio, magnesio manganese, rame e zinco per tutte le parti esterne, lasciando solo la scocca come elemento in comune con la Giulia GT.
L’operazione avviene grazie all’utilizzo di lega leggera per le parti portanti e di Peraluman 25, una lega di alluminio, magnesio manganese, rame e zinco per tutte le parti esterne, lasciando solo la scocca come elemento in comune con la Giulia GT.
Gli interni sono resi più che spartani: eliminato il superfluo, con la modifica al propulsore 1600 che vanta 115 cavalli, l’auto pesa solo 745 chili!
Dopo i primi test deludenti in pista segue una stagione che porta la GTA nell’olimpo del motorismo e a future versioni sovralimentate e 1300, nel 1968 infatti l’Alfa Romeo presenta la
versione GTA 1300 Junior nelle versioni stradale e preparata che sarà la bestia nera della Lancia Fulvia Sport.
Le GTA dominano in Italia quanto all’estero, fino a quando, nel 1970, arriva l’evoluzione massima della vettura: quella GT Am (“Am” sta per America) frutto dell’elaborazione volta al solo utilizzo in pista, con carrozzeria totalmente diversa dalla vettura di serie e motori due litri da 230 cavalli.
Fonte clubalfa.it
Commenti
Posta un commento