Brutte notizie per i lavoratori Fiat di Pomigliano d’Arco. L’azienda italo americana ha, infatti, comunicato ai lavoratori dello stabilimento partenopeo dove viene prodotta la Fiat Panda che dal16 ottobre prossimo partirà un periodo di otto giorni di cassa integrazione ordinaria che terminerà, quindi, il 27 ottobre successivo. Ad annunciare il provvedimento è stato il segretario generale Fim-Cisl Napoli,Giuseppe Terracciano, subito dopo l’incontro con i vertici aziendali.
Lo stop alla produzione della Fiat Panda si è reso necessario a causa del calo progressivo della domanda da parte del mercato europeo. L’impianto di Pomigliano d’Arco presenta, infatti, una capacità produttiva decisamente superiore rispetto agli esemplari di Fiat Panda che, al momento,FCA riesce a commercializzare nei vari mercati europei ed in particolare in Italia. A Pomigliano,ricordiamo, da aprile scorso, su 1.950 dei circa 4.500 lavoratori impiegati nella realizzazione della Fiat Panda si applica il contratto di solidarietà.
A proposito del provvedimento di cassa integrazione applicato a Pomigliano, il responsabile dell’automotive della Fim di Napoli, Raffaele Apetino, ha evidenziato agli organi di stampa la necessità di un intervento da parte del Governo italiano per risollevare un mercato che, dopo
lunghi mesi di continua e costante flessione, sembra aver raggiunto un periodo di stasi con le immatricolazioni che faticano a crescere, con incrementi delle vendite limitati a pochi punti percentuale rispetto allo scorso anno.
Staremo a vedere se con l’arrivo della nuova Fiat Panda Cross le vendite della segmento A di casa Fiat torneranno a crescere e a raggiungere i livelli che garantirebbero una produzione costante a Pomigliano.
Fonte clubalfa.it
Commenti
Posta un commento