Per molti, ormai, l'uscita di Luca Cordero di Montezemolo dalla Ferrari sarebbe solo una questione di "come" e di "quando". E il secondo giorno dell'assemblea degli azionisti Philip Morris, che vede Sergio Marchionne ancora ospite di Maranello, potrebbe essere il momento buono per definire tempi e modi. Dopo le stilettate dei giorni scorsi, l'ad di fiat-Chrysler e il presidente delle Rosse si trovano a un bivio: appianare le divergenze sui risultati sportivi della scuderia, oppure trovare un modo per rendere la separazione meno traumatica.
Da giorni, i rumor giornalistici parlano di una poltrona, quella della presidenza dell'Alitalia "firmata" Etihad, che aspetterebbe proprio Montezemolo. Il tempismo, volendo, sarebbe perfetto: il prossimo 13 ottobre c'è il debutto di FCA a Wall Street e Marchionne potrebbe cogliere il momento per presentarsi con un nuovo corso Ferrari. A proposito, il "borsino" della successione vede proprio l'ad di Fiat-Chrysler in pole position, ma a questo punto le
certezze sono poche: quel che è certo, è che oggi a Maranello dovrà essere concordata almeno una strategia, "exit" o meno. Intanto, mentre i pontieri lavorano su entrambe le rive del fiume, Diego Della Valle attacca Marchionne: ieri, in una nota, il patron di Tod's (che è anche socio di Montezemolo in Ntv) ha definito l'ad di FCA "un furbetto cosmopolita, che fa annunci e promesse a vuoto agli italiani e ai suoi dipendenti". A Maranello, è arrivato il momento delle scelte.
Fonte quattroruote.it
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