Questa la sigla che, nei programmi del gruppo FCA, individua l’attesa Alfa Romeo Giulia: il modello che, dopo tanti ripensamenti e cambiamenti di programma, dovrebbe vedere la luce nel 2015. Un progetto dalla genesi travagliata: dapprima la berlina italiana avrebbe dovuto essere sviluppata negli Stati Uniti, alla Chrysler, e solo in seguito arrivare in Italia per la messa a punto finale. Successivamente è stata praticamente congelata, per poi ripartire in tempi recenti, a cura di un apposito team di sviluppo trasferito dal Centro Prove di Balocco alla Maserati di Modena (dove il prototipo è stato “beccato”…). La presentazione ufficiale non è lontana: voci bene informate giurano che la nuova Giulia dovrebbe essere la vedette dell’inaugurazione dell’Expo Milano 2015, il 1° maggio del 2015 (anche se l’amministratore delegato del gruppo FCA, Sergio Marchionne, ha già annunciato che la data ufficiale della “rinascita” della “nuova Alfa Romeo” sarà di poco successiva, il 24 giugno 2015, quando cioè cadranno i 105 anni dalla fondazione della Casa del Biscione).
Basta dare una rapida occhiata alle foto che pubblichiamo per capire che il prototipo in fase di collaudo è basato su una Maserati Ghibli con carrozzeria opportunamente adattata alle carreggiate e alle quote scelte per il progetto Alfa Romeo Giulia. In pratica, il corpo vettura risulta tagliato longitudinalmente e reso più stretto (saldando e rivettando le due metà), e pure accorciato, come si nota dalla piccolissima porta posteriore con vetro fisso nastrato. Ne dovrebbe derivare una lunghezza attorno ai 475 cm.
Anche se i primissimi collaudi dei motori e degli organi delle sospensioni e dello sterzo dell'Alfa Romeo Giulia erano stati portati avanti sulla carrozzeria della concorrente di riferimento (la BMW Serie 3), ora tutti i componenti della meccanica e dell’assetto della Giulia, sono collaudati in una carrozzeria (giocoforza provvisoria) e con un pianale (provvisoriamente battezzato, dagli uomini che lo stanno sviluppando, col fantasioso nome di “Giorgio”) molto più vicini a quelli del modello finale. Chi ha già visto la carrozzeria definitiva, assicura che è davvero mozzafiato: elegante e sportiva al tempo stesso. A corredo, non mancheranno soluzioni grintose oltre che inedite per questo tipo di vetture, come le appendici aerodinamiche mobili attivate elettronicamente per controllare il bilanciamento dell’assetto in funzione dell’andatura, dell’accelerazione o della frenata. Dopo tanti “tira e molla”, definitiva pure la scelta del tipo di trazione, che sarà posteriore oppure integrale.
Una vera e propria “bomba” sarà anche il motore di punta della nuova Alfa Romeo Giulia: un 3.0 V6 sovralimentato, di origine Ferrari ma sviluppato dagli ingegneri dell’Alfa Romeo, con potenza dell’ordine dei 500 CV, per fare “pelo e contropelo” alle superberline tedesche come Audi RS, BMW M3 ed M5, piuttosto che Mercedes C ed E AMG. Una mossa interessante anche in prospettiva della penetrazione del marchio italiano nel mercato USA, e per andare a “pestare i calli” alle citate rivali sul loro stesso mercato (quello tedesco) dove berline di questo tipo sono particolarmente appetite. La gamma dei motori verrà completata col 1750 turbo a benzina della 4C e della Giulietta Quadrifoglio Verde, nonché col V6 turbodiesel VM che già equipaggia le Maserati Ghibli e Quattroporte.
Fonte alvolante.it
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