Il rendering qui sotto è opera di Luca Sciarrillo, giovane aspirante designer della provincia di Milano. La base è l'Alfa Romeo 4C, immaginata in versione barchetta. Un omaggio ad alcune Alfa del passato, tanto belle da fare girare la testa con questa carrozzeria: su tutte, la Disco Volante Spider dei primi Anni 50. Spider di nome, ma barchetta di fatto: nessuna copertura, vocazione agonistica dichiarata da una livrea tricolore con il rosso Alfa a farla da padrone, monoposto (con un sedile che avremmo visto meglio con una profilatura più marcata) dal rollbar pronunciato.
Al muso sono state aggiunte quattro alette deportanti e uno splitter; nella fiancata si aggiungono le minigonne, per “ridurre i turbinii aerodinamici nel fondo-scocca e crea al contempo deportanza e stabilità” (parola di autore). All'interno, a proteggere la strumentazione originale della 4C, vi è un cupolino simbolico o poco più. Lo specchietto a periscopio è in sostituzione di quello centrale e dei laterali: nell'immagine sono mostrati entrambi - e quello a periscopio sembra preso in prestito da una 33 TT12, una 33/3 o una 33 SC 12: belve da endurance che hanno animato il Mondiale Marche nell'epoca d'oro di questa serie.
Nella mente del giovane Luca, la Alfa Romeo 4C Barchetta ha un motore più potente e affinamenti nel set-up; a fianco dell'abitacolo è stata ricavata un'altra presa d'aria per
raffreddare il motore. Un diverso turbo (e un'elettronica di contorno riveduta radicalmente) innalza la potenza a 280 CV (che, per il piccolo 1.750, significano 160 CV/litro): sufficienti per spingere la 4C sul filo dei 300 km/h di velocità massima. Veloce come i sogni: tu cosa pensi di quello disegnato da Luca Sciarrillo?
Fonte alvolante.it
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