Via libera a FCA
Per Fiat è arrivato il momento di fare un "salto di qualità". Nel giorno dell'ultima assemblea degli azionisti a Torino, l'amministratore delegato Sergio Marchionne dipinge il progetto di fusione con Chrysler come "un altro salto epocale, che dopo 115 anni segna la fine di un lunghissimo ciclo storico". È l'ultima volta del Lingotto: oggi, l'84 per cento dei soci presenti (poco più della metà del capitale), ha detto sì, dando il via libera a FCA. D'ora in poi, a decidere sarà Londra, il nuovo quartier generale. Mentre nel capoluogo piemontese resteranno i piani alti europei.
Dal 2004 a oggi. La giornata comincia alle 11 del mattino. E il messaggio di Marchionne e del presidente John Elkann è chiarissimo: "Non possiamo più permetterci il lusso di guardare alle nostre attività riducendo la prospettiva ai confini storici e ai domicili legali". L'ad ha ricordato il baratro del 2004, quando il gruppo era "sull'orlo del fallimento" e concentrava il 92 per cento del fatturato in Europa, con 1 milione e 900 mila automobili vendute. Oggi, per il manager, è tutto diverso. "Possiamo e dobbiamo puntare in alto - è l'esortazione - Grazie al lavoro degli ultimi anni, siamo pronti a fare il salto di qualità". I dati riferiti dall'ad, relativi al 2013, parlano di 87 miliardi di fatturato nel 2013, triplicato rispetto a nove anni prima, e 4,4 milioni di veicoli venduti. "La nostra nostra presenza sui mercati è piu equilibrata, con Europa e Brasile che pesano circa il 20% ognuno e il Nord America oltre la metà. Siamo diventati il settimo costruttore mondiale dopo Ford".
L'impegno per l'Italia. Durante l'assemblea, Marchionne ha anche ribadito che l'azienda "non sta lasciando l'Italia", che le attività nel Belpaese "non verranno ridotte" e che solo la holding seguirà il diritto olandese. Per il Paese, arrivano rassicurazioni anche da Elkann: "L'impegno resta forte e immutato".
La votazione. Pochi minuti fa, gli azionisti Fiat hanno dunque dato il via libera. In sala era
rappresentato il 52 per cento circa del capitale, pari a 655 milioni di azioni. L'ok a FCA è arrivato con il sì di 551 milioni. L'84 per cento. Torino si congeda così. Il prossimo appuntamento è ad Amsterdam. Non solo per la sede legale, ma anche per la prima assemblea del nuovo corso.
Fonte quattroruote.it
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