La Fiat Croma venne presentata nel 1985 e assunse il ruolo di
ammiraglia in sostituzione della Fiat Argenta, una sfortunata
rielaborazione della 132, che dopo pochi anni di servizio cessò di
essere prodotta.
L’auto venne sviluppata nell’ambito del progetto Tipo 4, che
ricomprendeva Lancia Thema, Saab 9000 e Alfa Romeo 164, quest’ultima
venne nel frattempo ristudiata a seguito alla acquisizione da parte
di Fiat del 1986.
Di fatto fu anche la prima ammiraglia Fiat a trazione anteriore
(impostazione comune a tutti i modelli del Tipo 4) ed ebbe grande
successo per le sue doti di equilibrio, versatilità (era
insolitamente dotata di portellone posteriore) confort e
affidabilità.
La linea, elaborata dal Centro Stile Fiat e aggiornata nella
seconda serie del 1991 era moderna e, pur sfruttando alcuni elementi
comuni a Thema e 9000 (es. il giro porte), non mancava di una sua
originalità, puntando ad un’eleganza discreta, improntata alla
sostanza. Gli interni erano spaziosi e potevano essere allestiti con
materiali di pregio e numerosi accessori.
La gamma dei motori con cui esordì era altrettanto accattivante e
si arricchì negli anni di versioni veramente avanzate : la prima
serie disponeva del bialbero Lampredi, con cilindrata 1585 c), 1995
cc ad iniezione elettronica e turbo i.e. (il top di gamma con ben 155
cv, non equipaggiato come Thema di controalberi di bilanciatura),
oltre ai due diesel 2,5 aspirato e turbo diesel, identico a quello di
Thema, facendone una delle berline diesel più veloci del mondo.
In seguito la 1585 cc (con potenza troppo scarsa rispetto alla
carrozzeria) venne sostituita dal modello CHT, 90 cv 1995 cc , dotato
di un sofisticato sistema di aspirazione Yamaha a geometria
variabile, che consentiva consumi contenuti, mantenendo prestazioni
adeguate e quindi in grado di soddisfare le esigenze un’utenza
professionale come taxi e flotte aziendali.
Inoltre Croma, a tre anni dal sua presentazione, consolidò il suo
primato di stradista con il lancio, per la prima volta su una berlina
prodotta in serie, di un 2 litri diesel ad iniezione diretta , che
aprì la strada ad una nuova generazione motoristica. Per ultimo va
ricordato che anche su
Croma ,come Lancia Thema e poi Alfa Romeo 164
e 166, venne montato negli ultimi periodi di produzione il
prestigioso e performante V6 Busso, dell’Alfa 6, con cilindrata di
2492 cc.
Croma fu l’ultima vera ammiraglia di Fiat, concludendo
degnamente una fortunata tradizione del costruttore generalista
italiano, lasciando un vuoto che andrebbe colmato.
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Di Valter Grossi
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